Walter Taccone ha risposto anche alla domanda relativa ai debiti, stimati da Michele Gubitosa, qualche giorno fa, in oltre dieci milioni: “Smentisco categoricamente che i debiti siano quelli dichiarati da Gubitosa. I debiti sono 7,2 milioni di euro che comprendono quelli già stabiliti in questa stagione. Non abbiamo un euro di debito nei confronti della Covisoc o della Lega, quindi siamo una società modello. Gubitosa ha poca conoscenza del mondo del calcio, valutasse le sue aziende. Io dopo nove anni da presidente sono in condizione di parlare di calcio e sono sereno. Fino a quando ci sarò io l’Avellino non avrà mai problemi, a costo di vendermi proprietà personali”.
Sul derby con la Salernitana e gli sfottò dei tifosi granata con tanto di led allo stadio: “Ieri in Assemblea ho parlato direttamente con Lotito. Mi ha detto che la Salernitana non gestisce i led, che sono gestiti da una società esterna. Prima del derby non sono stato assolutamente servile, le mie dichiarazioni avrebbero dovuto placare gli animi perché il calcio è uno sport, non una guerra. Vi chiedo scusa, ma a me non frega nulla della Salernitana. I troppi portoghesi allo stadio? Io subisco questo fenomeno, perché perdo 30 mila euro a partita. Sono arrabbiato, quanto voi”.
Su un’ipotetica cessione della società e i dubbi di Taccone: “Se dovesse arrivare un miliardario e io mi facessi da parte, siete sicuri che tutto andrebbe nel verso giusto? Il primo anno caccerebbe soldi, il secondo pure, al terzo scapperebbe. Io merito rispetto, non sono mai retrocesso in vita mia e ho ottenuto buoni risultati, senza mai fare il saliscendi tra categorie. Ho portato quindici calciatori in Serie A e uno gioca anche all’estero. Siccome ci sono perplessità sul mio operato, dico ai tifosi di comprarsi aliquote dell’Avellino, in modo tale che uno di voi possa entrare nel consiglio di amministrazione e tenere i conti sotto controllo. Pensateci…”.