Trasportava gasolio di contrabbando: la Finanza ferma una cisterna

Finanza

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, nell’ambito dell’attività di contrasto alle frodi nel settore dei carburanti, hanno sottoposto a sequestro un’autocisterna contenente 11.620 litri di gasolio, destinato all’immissione illegale in commercio.

Il sequestro è scaturito da un controllo effettuato da militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del capoluogo irpino ad un’autocisterna trasportante gasolio per autotrazione, il cui conducente aveva dichiarato di aver già effettuato consegne di prodotto ad alcuni operatori commerciali irpini.

I finanzieri, esaminata la documentazione necessaria per il trasporto di tutto il prodotto energetico precedentemente caricato in deposito, hanno deciso di approfondire ulteriormente le verifiche procedendo, mediante idonei strumenti, a pesare l’autocisterna. Tale operazione ha consentito di accertare la presenza a bordo del mezzo di trasporto di un quantitativo di gasolio in eccedenza rispetto alla parte residua ancora da scaricare, come risultante dai documenti di accompagnamento.

Il conducente, che non è stato in grado di dimostrare la legittima provenienza del citato prodotto, è stato deferito a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino per le ipotesi di reato di cui all’art.40 e 49 del D.L504/95 Testo Unico sulle Accise. Sono in corso, a cura del Laboratorio Chimico delle Dogane, apposite analisi su campioni di prodotto prelevati per accertare l’esatta natura del carburante.

Continua, così, l’incisiva azione di vigilanza sulla disciplina dei prezzi e di contrasto alle frodi nel settore dei carburanti, e alle pratiche commerciali scorrette, sviluppata dalla Guardia di Finanza di Avellino sulle principali arterie che attraversano la provincia che, ad oggi, ha consentito di accertare nei confronti di 6 gestori di impianti di rifornimento sanzioni amministrative per violazioni degli obblighi di legge, per un ammontare complessivo di oltre 10mila euro.

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