Si svolgerà ad Avellino il processo a carico di 41 persone per la truffa internazionale che vede coinvolte anche sette irpini.
Nel corso dell’udienza preliminare svoltasi presso il Tribunale di Como è stata accolta la questione di competenza territoriale poichè avrebbe avuto ruolo rilevante, nella complessa vicenda, una società con sede ad Avellino.
Di qui il trasferimento del processo dal Tribunale di Como a quello di Avellino dove lo svolgimento dell’attività giudiziaria farà registrare un lavoro notevole per gli operatori della giustizia.
Ciò comporterà un dilatarsi dei tempi del processo, con la possibilità che alcuni reati possano prescriversi prima del pronunciamento dei giudici.
Si era parlato di questa super truffa internazionale esattamente un anno fa (LEGGI QUI)
L’inchiesta coordinata dal Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Como, con la collaborazione di altri comandi provinciali (l’indagine ad Avellino era stata condotta dagli uomini del tenente colonnello Gennaro Garzella), aveva permesso di accertare la presenza sul territorio nazionale di un’associazione per delinquere di natura transnazionale finalizzata a commettere delitti di abusivismo finanziario e riciclaggio.
Reati perpetrati in particolare attraverso le società con strutture anche a Lugano, Modena e Avellino attraverso la Larefer Ltd alla quale facevano capo diversi operatori finanziari irpini. Tale società risulta avere emesso ben 662 contratti di investimento per un valore complessivo di 18milioni di euro.
Gli operatori finanziari operavano tutti in barba alle regole imposte dalla Consob. Avvalendosi spesso della fiducia conquistata negli anni presso i loro clienti (vittime) erano riusciti a fare sottoscrivere contratti di investimento a centinaia di risparmiatori, tra cui pure un frate cappuccino di Genova che aveva versato, convinto di farli fruttare in modo esorbitante, ben 150mila euro.