Tutto pronto per la 106esima edizione del Giro d’Italia. Il palinsesto completo della manifestazione, in programma dal 6 al 28 maggio, è stato presentato al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano. Come anticipato qualche settimana fa, la massima competizione di ciclismo italiana approderà in Irpinia in due tappe diverse. La maglia rosa terminerà la quarta giornata di gara sull’impervia salita del Lago Laceno. Saranno in totale 184 i chilometri che i ciclisti percorreranno. Partenza da Venosa e arrivo, come detto, sul Laceno. Il giorno successivo, invece, la maglia rosa partirà da Atripalda per terminare i 172 chilometri previsti a Salerno.
Per l’Irpinia è un sicuramente un momento storico. Il Giro d’Italia manca in Irpinia addirittura dal 2018. In quell’occasione la maglia rosa partì da Praia a Mare per terminare la sua corsa, sotto la pioggia, sulla salita del Santuario di Montevergine. Ad avere la meglio fu Richard Carapaz sull’italiano Davide Formolo e il campione francese Thibaut Pinot. Quanto all’edizione 2023, la gara scatterà il 6 maggio con una cronometro individuale di 18,4 chilometri da Fossacesia Marina a Ortona. Partenza, dunque, dall’Abruzzo dove i ciclisti avranno modo di conoscere un angolo di paradiso come la Costa dei Trabocchi.
Tanta la soddisfazione di Rino Buonopane. Il Presidente della Provincia ha avuto modo di confrontarsi a lungo, a margine della manifestazione, con il direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni. «Abbiamo definito i dettagli operativi per l’organizzazione delle due tappe in Irpinia. Il direttore Vegni ci ha esortato a promuovere iniziative a corollario, sottolineando i vantaggi, ormai noti a tutti, che derivano da un evento di tale portata. – evidenzia il presidente Buonopane – Ed è motivo di orgoglio apprendere direttamente da Vegni che la due giorni in Irpinia rappresenta un unicum per la prossima edizione del Giro, in quanto la provincia sarà in vetrina in maniera marcata, perché attraversata in lungo e in largo dalla carovana, in considerazione dei chilometri che verranno percorsi sulle nostre strade e delle realtà interessate dal passaggio».