In Venezuela i servizi segreti di Maduro hanno arresto i due leader dell’opposizione: Antonio Ledezma ex sindaco di Caracas (la famiglia è originaria di Grottaminarda in Irpinia) e e Leopoldo Lopez, storico leader dell’opposizione (nel video le immagini dell’operazione dei servizi segreti).
12:27 de la madrugada: Momento en el que la dictadura secuestra a Leopoldo en mi casa. No lo van a doblegar! pic.twitter.com/0EdlQvEGXS
— Lilian Tintori (@liliantintori) August 1, 2017
Sono stati portati via dalle proprie case dal servizio segreto venezuelano (Sebin) (nel video le immagini dell’operazione dei servizi segreti). A denunciarlo sarebbero i membri della sua famiglia. Nei primi giorni del luglio scorso e dopo 40 mesi di prigione a Ramo Verde, il governo di Maduro aveva concesso gli arresti domiciliari al fondatore di Voluntad Popular, condannato a 13 anni e 9 mesi nel 2015 perché ritenuto organizzatore delle proteste nel paese che nel 2014 causarono 43 morti.
URGENTE así el SEBIN se lleva al @alcaldeledezma de su casa . No sabemos el paradero . Responsabilizó al gobierno de su integridad . pic.twitter.com/C8vDLiXf8D
— Dip.Richard Blanco (@RichardBlancoOf) August 1, 2017
Da tempo l’opposizione definiva Leopoldo Lopez un prigioniero politico e diversi leader mondiali, fra cui il presidente americano Donald Trump, il Papa e l’Alto commissariato per i diritti umani dell’Onu avevano fatto pressioni per il suo rilascio. In un video recente l’oppositore simbolo al regime di Maduro aveva denunciato le torture subite all’interno del carcere. Antonio Ledezma, anche lui storico oppositore di Maduro, era già stato arrestato nel 2015. Dall’otto luglio era ai domiciliari per motivi di salute.