Solo pochi giorni fa il presidente della Provincia di Avellino ha fatto visita al presidente della Regione insieme con il suo riferimento politico, il consigliere regionale Maurizio Petracca. L’incontro è stato presentato come la prova che l’Irpinia è «al centro del Pnr». In questa settimana si è avuta notizia che la regione Campania ha di fatto azzerato ogni investimento per il trasporto su ferro per il territorio avellinese. Poi la denuncia che i finanziamenti per il programma regionale agricolo sono destinati esclusivamente alle fasce costiere. Infine l’annuncio che il finanziamento dei borghi rurali è stato per gran parte dirottato dall’Irpinia al salernitano.
Premesso che la gran parte dei finanziamenti del piano nazionale di rinascita e resilienza sono -per fortuna- programmati dallo Stato, né dalla Regione, né dalla Provincia, resta da capire il senso di questo incontro napoletano, ma innanzitutto del rapporto politico che questi due nostri rappresentanti istituzionali dichiarano di vantare con De Luca. Rapporto che ha determinato la stessa vittoria di Buonopane contro Angelo D’Agostino.
Sino ad oggi il presidente della Provincia, che è anche sindaco di Montella e i due consiglieri del Pd che lo hanno sostenuto, sono rimasti in silenzio dinanzi alle scelte dei loro amici di partito: zero tituli, zero titoli.
