“E’ un campionato di sofferenza, per noi, per l’Entella che abbiamo appena affrontato e per tutte le squadre che sono sotto – questo il commento del tecnico dell’Ascoli, Serse Cosmi nel dopogara, in conferenza stampa -.
Oggi abbiamo subito un gol frutto dell’ingenuità e della poca attenzione perché era una situazione di facile lettura e invece l’abbiamo letta male e l’1-1 ci ha messi nella condizione di soffrire. L’espulsione ha penalizzato l’Entella e non abbiamo creato più di tanto, tranne l’occasione di Baldini e la traversa di Addae. Oggi potevamo fare di più sia in undici contro undici che in superiorità numerica. Noi abbiamo una qualità che trova difficoltà ad esprimersi quando l’avversario si chiude dietro così come ha fatto l’Entella dopo l’espulsione. In questi casi per prima cosa devi correre come se non fossi in superiorità numerica e in secondo luogo devi andare in larghezza e non accentrarti come hanno fatto i nostri esterni.
Abbiamo comunque recuperato un punto sull’Avellino, pur sapendo di aver perso una grande occasione. Ci vogliono i nervi saldi, abbiamo rincorso tutto l’anno. Sarebbe bello salvarsi prima, ma ci sarà da sudare fino all’ultimo. Quando sono arrivato all’Ascoli ho detto che salvarsi sarebbe stata un’impresa e che, se ci fossimo riusciti, l’avremmo fatto all’ultimo minuto dell’ultima giornata. I tifosi sono stati uniti e compatti nel sostenerci e anche loro saranno rammaricati, ma quella di sabato con l’Avellino è ‘la’ partita. Se credo nella salvezza? Certo, al 100%, pur sapendo che abbiamo dei limiti. Mancano tre partite da qui alla fine e chi farà più punti e avrà i nervi più saldi si salverà”.