Marco Sodini coach di Cantù ha presentato in questo modo la sfida contro la Scandone di Pino Sacripanti. Una gara a suo dire molto delicata: “La Scandone è una squadra che chiaramente attraversa un periodo difficile legato agli infortuni ma mi aspetto che, diversamente da quanto accaduto a Firenze, si facciano trovare pronti. Nel quintetto hanno Rich che è il miglior marcatore del campionato ed un centro dominante come Fesenko. Un quintetto molto assortito, composto da giocatori esperti. Normalmente, nelle ultime partite, loro partono con Filloy che a me personalmente piace tantissimo, non solo per intelligenza cestistica e per la deliziosa mano che si ritrova ma anche per la capacità di prendersi dei tiri importanti in momenti importanti. È poi il turno di Lorenzo D’Ercole, un ragazzo che io adoro e che conosco benissimo avendoci giocato contro un sacco di volte nel settore giovanile. Mi ha fatto anche perdere una finale scudetto under 18 d’eccellenza nel 2006, da lì in poi, fino ad oggi, l’ho sempre seguito e abbiamo un ottimo rapporto. È un giocatore estremamente sottovalutato, duttile e che può mettere in difficoltà tutti gli attaccanti, oltre ad essere un consistente tiratore dall’arco dei 3 punti. Poi c’è Leunen, il quale credo di non dover presentare qui a Cantù. Dico soltanto che è il playmaker oscuro di coach Sacripanti, il playmaker aggiunto. Dalla panchina possono poi affidarsi ad un giocatore di gran talento come Fitipaldo, capace di innescare molto bene i compagni; Wells e Scrubb sono giocatori di campo aperto, molto fisici e molto atletici”.