Tentato omicidio del rapper Petrone: proposto risarcimento

Sono comparsi nuovamente dinanzi al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Avellino, Paolo Cassano i nove imputati per il tentato omicidio del rapper irpino Federico Petrone.

I difensori degli imputati, accusati a vario titolo, hanno proposto un risarcimento di circa 50mila in favore della vittima e delle altre quattro persone offese, costituitesi parte civile.

Il giudice ha rinviato al 26 febbraio quando il risarcimento verrà definito e quando verranno celebrati i riti abbreviati per Gerardo Ciuci, Alessandro Maglio e Gerardo Spagnuolo. In quell’occasione il giudice dovrà pronunciarsi anche sull’eventuale rinvio a giudizio degli altri sei imputati che avrebbero avuto un ruolo nella vicenda: Giuseppe Del Franco, Patrick Kowalsky, Gerardo Saldutti, Roberto Bucciero, Flavio Preziuso e Donato Ciuci, il papà di Gerardo accusato di omessa custodia dell’arma e difesi dagli avvocati Nello Pizza, Pasqualino Guercio, Vittorio Bocciero, Enrico Matarazzo e Rolando Iorio.
Costituiti parte civile il fratello di Federico, Amato rappresentato dall’avvocato Viviano Nobile e Silvio Rocco, Giovanni Pecoraro e Vittorio Landi, amici del rapper ferito, rappresentati dall’avvocato Michele Scibelli.

I fatti risalgono alla sera del 9 gennaio 2018, allorquando la vittima fu attinta al torace da un colpo di pistola.
Le indagini portarono dopo qualche ora all’identificazione del presunto responsabile appena 19enne.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, alla base della lite ci sarebbe la non gradita relazione sentimentale tra la vittima e la giovane sorella dell’autore del ferimento.
Prontamente soccorso, il ventenne fu sottoposto ad un intervento chirurgico presso l’ospedale Moscati di Avellino.

SPOT