Cus Avellino C5, addio di Fabio Oliva per motivi familiari

Cus Avellino C5, addio di Fabio Oliva per motivi familiari
Motivi familiari alla base dell’addio di Fabio Oliva al Cus Avellino C5. Il centrale difensivo, tanto cercato ad inizio stagione, preferisce avvicinarsi alla famiglia e alla sua piccola Fabrizia, nonostante la volontà del club irpino di trattenerlo in Irpinia per continuare insieme a rincorrere la p…

Cus Avellino C5, addio di Fabio Oliva per motivi familiari

Motivi familiari alla base dell’addio di Fabio Oliva al Cus Avellino C5. Il centrale difensivo, tanto cercato ad inizio stagione, preferisce avvicinarsi alla famiglia e alla sua piccola Fabrizia, nonostante la volontà del club irpino di trattenerlo in Irpinia per continuare insieme a rincorrere la promozione. nel contempo, la società smentisce qualsiasi notizia riguardo le cessioni di Luigi Marrone e Marino Parente: entrambi i calcettisti, pur essendo stati richiesti da molte società concorrenti, restano in bianco verde fino alla fine della stagione. Su di loro, così come sul resto della squadra, la dirigenza irpina intende puntare per ottenere l’obiettivo prefissato ad inizio stagione. Nessun cambio di programma, la meta finale resta la promozione, nonostante il momento delicato che si vive in casa Cus Avellino C5. “Con la cessione di Fabio Oliva sicuramente subiamo una grossa perdita soprattutto a livello umano, perché è una grande persona e, in questi mesi, ha passato all’intera squadra un po’ dell’esperienza che ha maturato in tanti anni di carriera”, queste le parole del capitano bianco verde, Genny Venezia, che si sofferma sull’attuale situazione. “Con l’addio di Fabio – continua il capitano – Milito avrà un minutaggio maggiore, per cui potrà tornare a giocare con lo stesso rendimento mostrato la scorsa stagione e che ne ha fatto uno dei centrali più forti della categoria, nonostante la giovane età. Tra le squadre ancora in lotta per i primi posti, siamo l’unica che esce indebolita dal mercato di riparazione, ma questo non pregiudica la nostra consapevolezza di poter ancora dire la nostra nel discorso promozione”. Un discorso a tutto tondo quello che riserva il capitano, che si sofferma anche sulla crisi di risultati delle ultime giornate. “E’ pur vero che abbiamo perso 3 delle ultime 4 gare di campionato, ma le squadre che ci hanno battuto (Città delle Acque, Virtus Acacie e Pegaso Capo Miseno) sono tra le più in forma del campionato. nonostante il periodo negativo, siamo ancora lì, a tre punti dalla vetta in un campionato dove almeno la metà delle squadre partecipanti sono più o meno sullo stesso livello tecnico. A differenza dello scorso anno, non ci sono squadre nettamente superiori alle altre. Ce la giocheremo fino alla fine”. Immancabile il riferimento alla decisione del giudice sportivo riguardo i fatti accaduti in occasione della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Città delle Acque. “L’unica cosa che mi sento di dire, in risposta a quello che ho letto in commenti pubblici e privati, è che ciò che si è verificato non è stato assolutamente premeditato da nessuna delle due società. Gli ospiti stavano difendendo il 4-2 della gara d’andata e noi stavamo cercando di ribaltare il risultato. Quello che è successo non poteva portare ‘benefici’ a nessuno. Pertanto con la sentenza, emessa dopo 15 giorni conditi da interrogatori vari, accertata la responsabilità delle due società per fattori esterni al rettangolo di gioco, vista l’impossibilità di far ripetere la gara, secondo me, era giusto, al fine della qualificazione alla finale, far valere il solo risultato della gara di andata, con successiva finale tra la Trilem Wonder Line e il Città delle Acque”.

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