Domenica 17 agosto, si è tenuta la Maratona valida per i campionati europei di atletica leggera svoltisi nell’occasione in quel di Zurigo. Ai nastri di partenza, con il pettorale numero 148, c’era anche l’atleta serinese Liberato Pellecchia, tesserato con l’Aeronautica Militare e figlio d’arte del compianto Felice. Nonostante la particolarità e la durezza del percorso di gara, un circuito da ripetere per ben quattro volte con un lungo tratto in salita, la cui pendenza ha lasciato segni nelle ga… |
Domenica 17 agosto, si è tenuta la Maratona valida per i campionati europei di atletica leggera svoltisi nell’occasione in quel di Zurigo. Ai nastri di partenza, con il pettorale numero 148, c’era anche l’atleta serinese Liberato Pellecchia, tesserato con l’Aeronautica Militare e figlio d’arte del compianto Felice. Nonostante la particolarità e la durezza del percorso di gara, un circuito da ripetere per ben quattro volte con un lungo tratto in salita, la cui pendenza ha lasciato segni nelle gambe di tanti atleti, ci si attendeva da Liberato un’ottima prestazione cronometrica come risultato della lunga e dura preparazione atletica svolta nei mesi scorsi al Sestriere, in Kenya e St. Moritz.
Migliorare il suo personale di 2h14’28’’, tempo che gli sarebbe valso l’arrivo tra i primi dieci, rappresentava il principale obiettivo di questo importante appuntamento. Le sensazioni erano buone ed i primi km lasciavano ben sperare ma purtroppo all’altezza del primo ristoro, causa un momento di confusione, l’atleta irpino si scontrava con un collega svedese il quale nel tentativo di recuperare la propria borraccia urtava Pellecchia. Provava a stringere i denti per andare avanti ma il forte dolore successivo all’incidente comprometteva la sua gara e lo costringeva al ritiro intorno al km 26.
Dopo qualche giorno di ferie Liberato riprenderà la preparazione in vista dei prossimi appuntamenti con la speranza di riuscire ad essere protagonista con i colori azzurri ai mondiali del prossimo anno e di migliorare il proprio primato personale. L’Italia ha comunque ben figurato con la vittoria del pisano Daniele Meucci, laureatosi campione d’Europa, e con un buon quarto posto nella classifica a squadre. Solo per 10 secondi, infatti, è sfumata la possibile medaglia di bronzo a squadre ottenuta dal gruppo svizzero.