Già in archivio il 93° Giro d’Italia di caratura internazionale

Già in archivio il 93° Giro d’Italia di caratura internazionale

Il Giro d’Italia si è appena concluso e oltre al ricordo delle indimenticabili prestazioni sportive che hanno visto incoronare vincitore Ivan Basso, gli organizzatori lasciano Verona con un primo bilancio assolutamente positivo per quanto riguarda la vitalità, la copertura mediatica e visibilità internazionale della più affascinante corsa ciclistica a tappe del mondo. Da Amsterdam al Sud Italia risalendo fino a Verona, milioni di persone sulle strade non hanno voluto far mancare il proprio sostegno ed incitamento ai corridori. Il freddo, la pioggia ed il vento delle prime tappe non hanno sconfitto la passione per un evento che ogni anno anima discussioni e pronostici in tutto il mondo.
Gli italiani sono stati preceduti nel loro tifo da oltre un milione di olandesi che nei primi tre giorni di gara hanno adottato il colore rosa in luogo del loro tradizionale arancione. La scelta dell’Olanda per la partenza del Giro si è rivelata vincente per continuare ad affermare la dimensione internazionale dell’evento; il pubblico e i media hanno vissuto con grande intensità il passaggio della Corsa Rosa. Chi non ha potuto essere presente sul percorso di gara ha usufruito del lavoro di 1200 giornalisti (267 stranieri), 514 fotografi (154 stranieri) e 347 operatori televisivi (85 stranieri) che hanno contribuito ad entusiasmare la gente con le loro cronache, immagini e racconti di gara. Complessivamente gli operatori dell’informazione sono stati 2065, il 25 % in più rispetto allo scorso anno. Grazie a loro le cronache e le immagini del Giro sono state rilanciate in tutti i continenti, dalla Cina agli Stati Uniti generando migliaia di news, un successo internazionale senza precedenti per la dimensione e qualità raggiunta.
Fondamentale è stato il contributo della stampa straniera che ha prodotto oltre 6.000 articoli, ad oggi monitorati, con una informazione che è apparsa costantemente sui principali quotidiani mondiali (tra cui New York Times, US Today, The Times, The Guardian, Daily Mirror, El Paìs, Marca, El Mundo , Le Figaro, Le Matin, L’Equipe, Le Monde, Frankfurter Allgemeine, Der Bild, Suddeutsche Zeitung, De Telegraf e i russi Newspaper Kommersant e Sovietsky Sport). Quest’anno ci sono state al Giro 15 emittenti televisive nazionali in grado di garantire una copertura mondiale attraverso dirette, differite e messa in onda delle fasi salienti delle giornate di gara. In particolare la ricca programmazione dedicata al Giro andata in onda su Rai Tre e sul canale tematico Digitale RAISport1 ha registrato valori importanti con picchi di ascolto su RAI3 di 4.435.000 (share del 37,17%) nella 15° tappa Mestre – Monte Zoncolan e sul Digitale di 828.000 con uno share del 6,50%, un dato estremamente significativo nel panorama digitale.
A fianco alle numerosissime emittenti televisive nazionali e locali, il Giro è stato trasmesso e visto in tutti i 5 continenti. Dal Nord America con Universal TV al Sud America con ESPN Sur e Colombia Sport Sat; per passare in Africa con Super Sport, Asia con Giappone J Sports e Eurosport Asia fino all’Oceania con SBS Australia. L’Europa rappresenta lo zoccolo duro di messa in onda del ciclismo: da Eurosport Europa a ETB e VEO in Spagna, NOS olanda, VRT Belgio fino alla Russia con RTR e Channal 1. Numerosissime sono state le televisioni che hanno trasmesso i new access con le fasi finali di ogni tappa. Si è registrato inoltre un fortissimo sviluppo degli ascolti su internet; la sola diretta di Gazzetta Tv ha totalizzato 50 mila utenti unici giornalieri, con un incremento del 126% rispetto al 2009. Complessivamente, l’offerta di contenuti di Gazzetta.it dedicata al Giro d’Italia ha fatto registrare un totale di 20 milioni di pagine viste e quasi 3 milioni e mezzo di streaming tra diretta e video on demand.
La dimensione internazionale del Giro è cresciuta anche con la prestigiosa presenza di numerosi corridori stranieri che hanno ottenuto risultati sportivi importanti. La Maglia Rosa è stata indossata per 15 tappe su 21 da atleti non italiani mentre i vincitori di tappa stranieri sono stati 14. Lo stesso vale per la maglia Rossa che è stata indossata 21 giorni su 21 da corridori stranieri, seguita da quella Verde 19 volte e da quella Bianca 18. Il Giro d’Italia si riconferma sempre di più come un patrimonio dello sport mondiale capace di conquistare con il suo fascino anche paesi storicamente lontani dal ciclismo.

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