Maratona, l’irpina Falco eletta vicepresidente della Bavisela

Una donna altirpina ai vertici della Bavisela come vice presidente, la più importante società sportiva della città di Trieste, che ogni anno organizza una maratona di dimensione europea, appunto la “Bavisela – Maratona d’Europa”. Francesca Falco, di Bisaccia, da oltre venti anni residente a Trieste e sportiva nell’animo e nel fisico, ha accolto questa carica con grande soddisfazione ma nello stesso tempo ha letto questo evento come il riscatto di quel popolo meridionale che ha dovuto abbandonare la propria terra, senza dimenticarla, per motivi di lavoro.
“In tutti questi anni – afferma Francesca – ho lavorato tantissimo per lo sport e la città di Trieste. Ho investito tanto a tal punto che tra tutti i soci alla fine la loro scelta sia caduta su di me. E’ una grande responsabilità ma nello stesso tempo un motivo in più per dire che l’integrazione è possibile”. Una maratoneta molto appassionata tanto da annoverare molti appuntamenti internazionali come la famosa maratona di New York. Tenace e audace Francesca lancia un appello ai tanti appassionati di corsa. “La mia passione quando stavo a Bisaccia era vista con una certa diffidenza. Una donna che correva e si confrontava con gare anche fuori paese. Oggi, per fortuna è differente, basta la volontà di fare e di essere costanti. Ritengo che ci siano molti appassionati e bravi corridori in Irpinia, rivolgo loro l’invito a fare dello sport un momento di aggregazione e di riscatto del Mezzogiorno”.
Francesca quando è a Bisaccia non rinuncia ad uscire e correre per quelle che sono state le campagne della sua infanzia. Una preparazione, la sua, che sfida anche il freddo più pungente e che viene notata quando si confronta con i suoi amici triestini. “Ora lascio Bisaccia per tornare a Trieste e mettermi al lavoro per organizzare la Bavisela Maratona d’Europa. Un invito a tutti gli atleti irpini di partecipare. Sarà molto onorata se tra le migliaia di atleti che arrivano da tutto il mondo, ci sia una rappresentanza della mia terra”.

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