Come previsto, giovedi 21 agosto alle ore 19:00 presso il parco Manganelli è iniziata la preparazione atletica del Rugby Due Principati, la neonata società nata dalla fusione tra l’Avellino Rugby ed il Salerno Rugby. Il secondo appuntamento fu fissato due giorni dopo sempre a Largo Santo Spirito, mentre la settimana appena trascorsa ha visto gli atleti delle due squadre, svolgere tre sedute, martedi e giovedì ad Avellino e venerdì al Vestuti di Salerno. Stesso itinerario anche per la prossima, c… |
Come previsto, giovedi 21 agosto alle ore 19:00 presso il parco Manganelli è iniziata la preparazione atletica del Rugby Due Principati, la neonata società nata dalla fusione tra l’Avellino Rugby ed il Salerno Rugby. Il secondo appuntamento fu fissato due giorni dopo sempre a Largo Santo Spirito, mentre la settimana appena trascorsa ha visto gli atleti delle due squadre, svolgere tre sedute, martedi e giovedì ad Avellino e venerdì al Vestuti di Salerno. Stesso itinerario anche per la prossima, con la variante del primo test match ufficiale che si svolgerà domenica 7 settembre sempre ad Avellino, ospiti della franchigia saranno i napoletani della Partenope del Presidente Ugo Silvestri, che si appresta a partecipare per l’ennesima volta al torneo di serie B, sicuramente sarà un test molto utile per capire come la squadra sta reagendo ai carichi di lavoro imposti dallo staff tecnico, ricordiamo composto dai salernitani: Paolo Stanzione e Marco Muotri e dagli avellinesi: Carmine Caliano ed Antonio Mernone. ” E’ importante disputare incontri amichevoli in questo periodo della preparazione, ci aiuterà a capire dove ancora ci sarà da lavorare- afferma il giovante tecnico pontecagnanese: Paolo Stanzione, che ha poi aggiunto – inoltre servirà a noi tecnici ad iniziare a conoscere le caratteristiche di ogni singolo giocatore, per aiutarci a capire come meglio potremo impiegarli, quessa sarà solo la prima di una lunga serie di amichevoli che sicuramente ci permetterà di arrivare in una forma discreta per l’inizio del torneo, previsto per il 5 ottobre” . Mentre, Marco Muotri, l’altro tecnico di sponda salernitana, che si occupa della gestione della linea deella 3/4 oltre a fungere da motivatore del gruppo, si è soffermato sulla buona intensità in cui si stanno svolgendo le sedute atletiche . ” Anche questa sera è stato effettuato un ottimo lavoro, bisogna continuare sulla stessa lunghezza d’onda anche per le prossime settimane, il tempo a disposizione non è molto, quindi dobbiamo cercare di sfruttare al massimo gli allenamenti rimasti fino all’inizio del torneo”. Ritornando alla gara amichevole, le due società si stanno organizzando anche per portare le rispettive squadre juniores, in modo da passare un’intera giornata all’insegna dell’ovale, ad inizio della prossima settimana, si saprà qualcosa in più.
Anche il mondo del rugby con l’Ice Bucket Challenge! La moda “virale” dell’Ice Bucket Challenge spopola in rete, ma tutto è natodal mondo dello sport. Ci prova anche un rugbista, Joost Van Der Westhuizen, che non vuole arrendersi alla Sla, lo sfortunato 43enne è stato il leggendario mediano di mischia del Sudafrica iridato del 1995 quello di Mandela e di “Invictus”. Gli è stata diagnosticata la Sla dal 2008, nel 2011 i medici gli diedero un’aspettativa di vita massima di 5 anni. Ha una fondazione benefica, la J9, che raccoglie fondi e sostiene la ricerca sulle malattie neurodegenerative. sfida alla sla — E’ l’ambito in cui la sfida dell’Ice Bucket Challenge è nata. Nel video girato qualche giorno fa, Van der Westhuizen non parla, le sue capacità di linguaggio ormai sono compromesse. Ma nell’atteggiamento e nello sguardo si legge davvero il carattere del campione che fu. E lancia la sfida: un gavettone di ghiaccio anche per gli Springboks, gli All Blacks e i Wallabies di oggi.