Domenica prossima, ore 13:00, l’Avellino Rugby ritorna tra le mura amiche del Santo Spirito. Dopo le due trasferte conclusesi con una duplice sconfitta, contro la prima e la seconda della classe, Mastini prima(48-12) Arechi poi (21-0) il calendario presenta l’occasione per riscattarsi, in ballo c’è il quarto posto. Infatti, la squadra Universitaria di Cosenza, il Cus appunto, precede gli irpini di soli tre punti, 31 contro 28. Lupi che nella gara di andata furono protagonisti, forse della miglio… |
Domenica prossima, ore 13:00, l’Avellino Rugby ritorna tra le mura amiche del Santo Spirito. Dopo le due trasferte conclusesi con una duplice sconfitta, contro la prima e la seconda della classe, Mastini prima(48-12) Arechi poi (21-0) il calendario presenta l’occasione per riscattarsi, in ballo c’è il quarto posto. Infatti, la squadra Universitaria di Cosenza, il Cus appunto, precede gli irpini di soli tre punti, 31 contro 28. Lupi che nella gara di andata furono protagonisti, forse della miglior partita della stagione, riuscendo ad espugnare quasi a sorpresa, l’impianto calabrese con un secco 5-16, due mete (non trasformate) contro una, siglate da Caputo e C. De Prizio, oltre a due calci piazzati trasformati da Capitan Pericolo e del petisso Miele. Anche in quel frangente, i biancoverdi del Presidente Roca, venivano da due battute d’arresto consecutive, entrambe in casa, contro la Scuola Rugby Cosenza (3-7) e appunto i Mastini (0-12), ma la gagliarda prova sciorinata in casa dei cussini, diede seguito alla rinascita avellinese, capace di centrare ben quattro vittorie consecutive, prima delle due battute d’arresto recenti. Così come lo scorso 9 dicembre, la truppa di Caliano, affronterà l’impegno incerottata, scongiurato il peggio per Bob De Luca, comunque il biondo finger pass serinese, dovrà restare a riposo almeno quindici giorni, prima di togliersi i tre punti suturati domenica scorsa al nosocomio salernitano del San Leonardo, e ritornare a visita per capire se la sospetta lesione alla falange del mignolo sx, si sia sanata, molto probabilmente dovrà rinunciare alle prossime ultime tre gare di campionato – dopo il Cus, nuovo turno casalingo con il Clan Catanzaro, e il 17 marzo il recupero in trasferta contro la Scuola Rugby – Caliano ed il direttore tecnico, mister White Bianco, sperano di averlo a disposizione per la Coppa Campania. Non ci sarà neanche il milite Liguori, di guardia alla Caserma di Cerveteri dove presta il servizio di leva, si spera di recuperare Sellitto ancora in via di guarigione per la fastidiosa bronchite che lo ha costretto a saltare gli ultimi due match, il bomber Iandolo e il desaparecidos Rauseo, ritornano invece il delfino D’Amelio, ieri si è già allenato in palestra, e la pulce Gaita, anche il petisso Miele seppur non al meglio delle condizioni ha presenziato, mostrando evidenti segnali di recupero dopo l’infortunio che lo costrinse al cambio domenica scorsa. Purtoppo in questa fase delicata della stagione, il numero di atleti a disposizione dei due tecnici, tra infortuni e motivi lavorativi e studenteschi, risulta abbastanza esiguo. Ricordiamo gli infortunati, Barbarisi e Carpinelli, mai potuti utilizzare, Romano Borriello, out dopo la prima giornata, seguito da Pasquale De Prizio infortunatosi alla quarta, i fuori sede Iannaccone e Pagano, il primo mai utilizzato, il secondo con il contagocce, gli Under Caputo ed Antonelli, usciti di scena troppo in fretta, così come il fresco milite Carmine De Prizio ed il veterano Capasso, insomma ci sarà da stringere i denti fino alla fine, ma l’Avellino Rugby “made in Irpinia”, sarà pronto a superare anche queste avversità. L’Italia ci regala la seconda delusione, gli uomini di Brunel colano a picco nel nubifraggio abbattutosi sull’Olimpico, i Dragoni gallesi con il minimo sforza passano 9-26, grazie ai calci di Halfpenny (eletto uomo del match) e due mete, marcate entrambe nella seconda frazione di gioco, al 4′ grazie al secondo centro Davies, lesto e fortunato ad inserirsi tra Gori e Botes, raccogliendo il calcetto di Philips e al 21′, in inferiorità numerica, un buco difensivo costa la meta dell’ala Cuthbert. Ci si attendeva una reazione dopo la mazzata di Murrayfield, invece gli Azzurri non hanno dato segnali di ripresa, troppi errori in fase difensiva, le due mete lo testimoniano, poco lucida la mediana dove Gori e Burton fanno rimpiamgere Botes e Orquera, male anche la mischia con capitan Castrogiovanni che si becca anche un giallo, interrompendo la striscia positiva di due vittorie consecutive con addosso i galloni di capitano. Il Galles, ricordiamo capace lo scorso anno del Grande Slam, è apparso più ordinato ed organizzato, cinico al punto giusto da sfruttare le amnesie dei padroni di casa. Domenica ultima pausa, prima delle due ultime gare contro l’Inghilterra, domenica 10 marzo a Twickenham e sabato 17 in casa contro l’Irlanda. Anche le Azzurre, al Pacevecchia di Benevento – in una fredda giornata di sole, e davanti a oltre 1.000 spettatori – hanno sfiorato il tris, nella terza giornata del VI Nazioni, perdendo per un sofffio contro il Galles. Reduci da due esaltanti vittorie di fila (contro Francia e Scozia), la Nazionale femminile ha venduto cara la maglia, ma non è riuscita ad imporsi. In campo due scuole rugbistiche, ma anche due tipologie fisiche, con le nostre indomite “legionarie” a fronteggiare le monumentali “guerriere barbare” britanniche, forti di un pacchetto di mischia dal tonnellaggio quasi maschile. La partita, arbitrata dalla francese Sylvie Bros, con Federica Guerzoni e Beatrice Benvenuti, iniziava con le Azzurre subito in vantaggio, grazie a un piazzato di Veronica Schiavon al 5’. Per mezz’ora le nostre reggevano l’urto possente delle gallesi, finché il pilone Edwards riusciva a sfondare la nostra linea di difesa mettendo a segno la prima meta. Pronta la reazione, con un calcio della Schiavon che al 35’ ci riportava in vantaggio ma, proprio allo scadere del primo tempo, il Galles andava nuovamente in meta di forza con il tallonatore Harries. La prima frazione di gioco si chiudeva così 6 a 10. Nel secondo tempo, sùbito terzo piazzato della Schiavon, al quale rispondeva al 53’ la Prosser. La nostra implacabile calciatrice andava ancora a segno al 62’ ma ancora le rispondeva, 72’, la Prosser. Italia in attacco, e sempre in gioco per il risultato finale, con Veronica che infilava nuovamente i pali avversari al 75’, fissando il risultato finale sul 15 a 16. ” Non è il caso di fare allarmismi – ha detto il c.t. Di Giandomenico – siamo rammaricati di aver perso una partita che avremmo potuto vincere. Abbiamo concesso troppo alle gallesi in fase di conquista del pallone, e abbiamo sofferto nel gioco chiuso. Ma ora pensiamo soltanto al prossimo match contro l’Inghilterra. Trionfare oltre Manica è l’obiettivo del nostro 15 rosa. Si giocherà il 9 marzo, e noi ci auguriamo dunque che la – festa della donna – quest’anno duri un giorno in più”. L’Inghilterra intanto in questo terzo turno ha perso contro la Francia, mentre la Scozia è stata triturata dall’Irlanda. La classifica generale del 6 Nazioni 2013 vede al momento l’Irlanda in testa a punteggio pieno (6 pt.), Francia e Italia appaiate a 4 pt, Inghilterra e Galles a 2, Scozia ancora a 0. Ci piacerebbe da matti poter leggere una classifica così, anche per il torneo maschile e vedere in campo qualche atleta in più campano, anche oggi la beniamina di casa: Maria Grazia Cioffi, ha ben figurato, l’augurio per la nostra disciplina è quello che quanto prima vedremo in campo, come un passato recente insegna, qualche altro atleta nostrano che vesta quella gloriosa casacca.