Non è bastata una forte e decisa pioggia, abbattutasi nel tardo pomeriggio di sabato, nel verde del parco Manganelli di Avellino, a rovinare la festa del Solstizio d’Estate, indetta dal Rugby Due Principati, che nonostante le avverse condizioni del meteo è continuata fino a notte fonda, per la gioia dei promotori dell’iniziativa, che ha visto coinvolte più di duecento persone dell’intero movimento rugbistico irpino e salernitano. Numerose, come detto, le iniziative previste nel corso della giorn… |
Non è bastata una forte e decisa pioggia, abbattutasi nel tardo pomeriggio di sabato, nel verde del parco Manganelli di Avellino, a rovinare la festa del Solstizio d’Estate, indetta dal Rugby Due Principati, che nonostante le avverse condizioni del meteo è continuata fino a notte fonda, per la gioia dei promotori dell’iniziativa, che ha visto coinvolte più di duecento persone dell’intero movimento rugbistico irpino e salernitano. Numerose, come detto, le iniziative previste nel corso della giornata, come numerosi son stati i motivi che hanno spinto la franchigia a prodigarsi, a far andare in porto, questa lodevole idea. Ad iniziare dalle prime quattordici candeline spente dall’Avellino Rugby, alle prime due dell’energica unione tra le due società irpino/salernitane, al ritiro dalle partite ufficiali, per sopraggiunto limite di età, di tre personaggi (Pericolo, Romeo e Bruno) protagonisti e fautori della palla storta nostrana, prima come atleti, poi come dirigenti, e infine, per qualcuno di loro da tecnici, sin dagli albori del sodalizio caro al Presidente Roca, proprio il guru – a cui l’intera Irpinia deve dare merito ad essere il primo, agli inizi del nuovo secolo, subito dopo l’ingresso nel VI Nazioni dell’Italrugby (febbraio 2000) a credere che finalmente anche nella nostra provincia, il mondo della palla ovale, potesse effettuare il giusto ingresso – l’ineguagliabile ed intrapendente avvocato, allo scoccare della mezzanotte è stato lungamente festeggiato da buona parte dei partecipanti all’evento, rimasti appositamente per augurargli un piacevole ingresso nel club dei cinquantenni. Spiegati i motivi, per cui si è deciso, il perchè di tutto questo, toccava al manipolo di sponda biancoverde, organizzare la fatidica giornata sportiva, coinvolgendo, soprattutto i bambini, ma anche adolescenti, atleti ed ex della Seniores, veterani che oramai han appesso le scarpette al classico chiodo, tecnici, dirigenti ed interi nuclei familiari. Si è deciso, così di far iniziare i più piccolini, Under 8, 10 e 12, suddivisi sul lato dx del rettangolo di gioco, in uno spazio di 25×20, hanno aperto le danze, intorno alle 16:30, prima i baby lupacchiotti biancoverdi(una quindicina di unità), seguiti per l’intera stagione da mister Caliano, che si sono esibiti in alcuni esercizi che hanno avuto modo d’imparare nel corso dell’anno, per poi affrontare i boys dell’Istituto Comprensivo Sulmona Leone di Pomigliano d’Arco, guidati dall’ex tecnico dei lupi: il vulcanico e infaticabile: Luigi Rea. Una metà del centrocampo invece è stata occupata dai ragazzini terribili dell’Under 14, molti dei quali hanno preso parte ai quattordici concentramenti disputati nel corso della stagione, molte anche le facce nuove specialmente sul versante irpino, avvicinatesi nel corso degli Sportdays che lunedì scorso han chiuso i battenti. Anche in questo caso, hanno dato il là, in un’avvincente sfida, dieci contro dieci, gli avellinesi che hanno sfidato i compagni di squadra salernitani, seguiti dall’onnipresente Presidente Sbozza che ha anche arbitrato il match. In un secondo momento, in maglia granata sono intervenuti anche i giovanissimi scolari pomiglianesi, che così come in occasione degli Sportdays, han dimostrato di aver fatto passi da gigante, a cui si è unita anche qualche presenza della Fortidudo Euritmica, società cara al Presidente Raimondo Zirilli, al contrario di quanto avevamo annunciato, nessun giovanissimo dei Wolves Ospedaletto e dell’Ariano Rugby sono riusciti a partecipare alla kermesse. Terminata la massiccia e propositiva dimostrazione, intorno alle 18:00 ha preso il via la 1° edizione del Trofeo Rugby a XV dei Due Principati, proprio quando Giove Pluvio, stava scatenando i suoi strali, anche in questa circostanza, c’è stata una modifica del programma, causa la sparuta presenza dei ragazzi di Ariano, giunti in sei unità, quindi senza l’aggiunta dei Draghi Telese, questi ultimi son stati accorpati ai Wolves Ospedaletto che hanno onorato l’impegno con un discreto numero, accantonata, così l’idea del quadrangolare, come da programma, si è deciso di propendere per un triangolare dove oltre ai padroni di casa dei Due Principati, la mista ariano/ospedalettese, vi han preso parte anche i motivati e determinati ragazzi della Zona Orientale Popolare Salerno, new entry del rugby campano, che ha confermato la volontà di partecipare al prossimo campionato di serie C2. Il sorteggio effettuato dai tre capitani, ha stabilito che il primo incontro doveva essere disputato, proprio tra i salernitani in maglia bianca con bordi rossi sulle spalle e braccia, e la compagine mista, che ha giocato con maglia nera, una delle prime indossate dalla società del Presidente Cecere. Come stabilito, gli incontri si son disputati in due tempi da quindici minuti ognuno. La tempesta abbattutasi sul Manganelli, non ha certamento agevolato, l’interesse del numeroso pubblico, riparatosi sotto i provvidenziali tendoni allestiti in tempo da record dai locali, condizionando anche l’andamento dell’incontro che non ha favorito di certo il bel gioco, il quale ha visto premiare la squadra che ci ha messo più cuore, gambe e muscoli, vale a dire la Zona Orientale, nelle cui file militavano, quattro ex atleti che hanno disputato lo scorso campionato con i verde/granata, parliamo di Andrea Izzo, Manuel Miraglia, Giuseppe Illiano e Aldo Paduano, in procinto di accasarsi dalla proosima stagione con questi ultimi. 5-0 per i salernitani, il risultato finale che ha visto siglare una meta nel corso del primo tempo non trasformata, la reazione del team capitanato da Gaetano Russo, non è tardata ad arrivare, pur avendo un maggior possesso, non sono riusciti a concretizzare, grazie all’ottima difesa dei ragazzi della valle dell’Irno, che nel finale di gara hanno sfiorato anche la meta del raddoppio. Tutte le gare sono state dirette dai direttori di gara: Fabio Liccardi e Giuseppe Pepe.
Rugby Due Principati – Zona Orientale Popolare Salerno 0-0
Il secondo incontro ha visto il debutto della franchigia, che ha rispolverato per l’occasione le vecchie magliette verdi dell’Avellino Rugby, venti le unità arruolate, dai protagonisti della stagione appena conclusasi, ricordiamo che i Principi, con il brillante secondo posto ottenuto, hanno sfiorato promozione in serie C1, mancata per soli quattro punti. Da Sellitto a Console, da Balsamo a Marino, da De Luca a Ruggiero, da Oizidi a Pericolo, passando per la meglio gioventù dell’Under 18, dal fresco scelto in Accademia Zonale Benevento: Vittorio Cultrone, agli avanti Valentino e Amodeo, ai 3/4 Maccaronio e De Benedictis, da ex atleti del club avellinese che per diverse ragioni non praticano più la nobile arte dell’ovale, ma comunque sempre attaccati alla Società, dal mediano di mischia Urciuoli al duttile Vietri, dal fulmine Antonio De Mattia al roccioso Spiniello, ma anche i veterani non hanno fatto mancare il proprio apporto, il sempreverde Mernone ha onorato l’impegno nel ruolo di seconda linea, il tenace Caliano si è messo in evidenza, ricoprendo prima il ruolo all’ala, poi quello di flanker, infine l’arzillo Gallo ha dato una grossa mano alla mischia con i suoi centimetri, sia nelle touche che nella fase di manovra. Il direttore tecnico: Maurizio Cascone, assente per motivi familiari, ha delegato Romeo, che quest’anno gli ha fato da assistant-coach, ad occuparsi della formazione e gestire le sostituzioni e degli eventuali accorgimenti in corso d’opera. Il XV iniziale ha visto in campo, i piloni: Spiniello e Sellitto con Console tallonatore, le seconde linee Amodeo e Valentino, i due flanker Vietri e Balsamo con al centro Cultrone, mischia affidata ad Urciuoli, apertura De Luca, primo centro De Mattia, secondo Marino, le due ali Ruggiero e Oizidi, estremo Pericolo. Iniziano in panchina, Gallo, Maccaronio, Mernone, Caliano e De Benedictis. La fitta pioggia, continuava a cadere un maniera incessante, impedendo alle due squadre di effettuare trame di gioco degne di cronaca, la maggior esperienza dei padroni di casa, lasciava intravedere qualche giocata in più, vanificata con l’immancabile passaggio in avanti nei ventidue avversari, che comunque si son difesi con le unghie e con i denti, l’occasione più ghiotta arriva allo scadere del primo tempo, dopo una serie di pick end go, è Balsamo che sembrava aver trovato lo spazio giusto a pochi metri dal centro dei pali, ma il corallino viene fermato in extremis, i sostegni arrivati in soccorso, purtoppo non riescono a frenare il proprio impeto, franamdo addosso al flanker biancoverde, il quale subisce un forte trauma al ginocchio, costringendolo ad abbandonare la contesa, analisi più accurati nelle prossime ore, stabiliranno se si tratta solo di un brutto colpo o di una distorsione. Gallo prenderà il suo posto, dentro anche Maccaronio per Oizidi. Subito dopo dentro anche Mernone per Valentino. Il leit motiv della gara non cambia, Principi sempre con il pallino del gioco in mano, ma la serie di pasticci negli ultimi metri, rendono inutili, la grossa mole di lavoro prodotta dai due centri De Mattia e Marino, prontamente imbeccati da un ispirato De Luca. La palla più ghiotta capita tra le mani di Gallo, che segue una travolgente azione di Cultrone, venti metri di corsa e di placcaggi rotti, la difesa biancorossa riesce a rallentarlo solo negli ultimi metri, Gallo che aveva seguito l’azione riesce a proseguire la marcia ma mentre sta per schiacciare gli scivola l’ovale tra le mani, passaggio in avanti, giusta la decisione del direttore di gara di non convalidare la segnatura. Finisce 0-0.
Rugby Due Principati – Wolves/Ariano 31-0
Per alzare al cielo il trofeo, i padroni di casa sanno che devono segnare almeno due mete all mista ariano/ospedalettese, qualcuno da lassù sembra ascoltare le preghiere dei locali, la pioggia, quasi d’improvviso, sembra arrestare la sua perseveranza. Qualche modifica nell’assetto iniziale, Balsamo non c’è la fa Gallo rimane flanker, dentro Caliano e De Benedictis che prendono il posto delle due ali, che avevano disputato la precedente gara, Ruggiero e Oizidi. Russo&company non ci stanno a realizzare il ruolo di vittima sacrificale, provano a difendersi con un’organizzazione di gioco tanto spartana quanto garibaldina, ma De Luca&soci sembrano più concentrati e compatti, ci vogliono più di dieci minuti comunque per scardinare il bunker ospite, sul lato dx del rettangolo appena entrati nei ventidue, si apre un varco lo scorge De Luca che imbecca lo sprinter De Mattia che termina la fuga all’altezza dell’acca. De Luca non ha problemi ha siglare il 7-0, subito dopo, ancora il centro atripaldese protagonista che questa volte schiaccia all’altezza della bandierina, De Luca sgancia un proiettile di rara potenza e precisione per il 14-0, con questo punteggio termina il primo tempo. Nella ripresa dentro anche Mernone per Sellitto, Ruggiero per Vietri, e Maccaronio per De Benedictis. La musica ora inizia a cambiare, i tuttineri non riescono più a placare le folate dei dirimpettai, che sbucano da tutte le parti. Al 5′ è l’eterno Pericolo che trova un corridoio vacante, che comodamente riesce ad imboccare per il punto del 19-0, imprecisa la conversione del biondo finger pass serinese. Al 9′ gloria personale per la stellina di casa, è il piccolo Cultrone, generosa la sua prestazione, che sguscia tra le file nemiche siglando il 24 -0, De Luca, trasforma il più 2 in 26-0. Infine, grazie ad una poderosa sgroppata di Spiniello, che resiste alle cariche avversarie fino ai cinque metri, dopo aver percorso una grossa fetta di campo, gloria anche per il buon Caliano arrivato in soccorso, che sfugge ad una guardia poco reattiva e schiaccia sulla dx del rettangolo, in drop De Luca ci riprova ma stavolta senza troppa convinzione. 31-0, il finale dal Manganelli che decreta il Rugby Due Principati vincitore di questa prima edizione del Trofeo. Il saluto finale a centro campo, da il via al ricco terzo tempo, preparato dai locali; l’armonia, la spensieratezza e la complicità dei numerosi partecipanti, sconfinge anche le avversità delle condizioni atmosferiche, non c’è stata storia, sabato 25 giugno, ha vinto il rugby!