Avellino, Agostino Rizzo: l’inspiegabile confermato dopo tre stagioni

Avellino, Agostino Rizzo: l'inspiegabile confermato dopo tre stagioni

AVELLINO – A due settimane dalla fine della stagione in casa Avellino si continua a discorrere di futuro e programmazione. In tal senso, il nome caldo resta quello di Ernesto Salvini che nel breve periodo dovrebbe essere ufficializzato così come non si perdono di vista le incognite relative al direttore sportivo, alla posizione di Massimo Rastelli e, soprattutto, al gruppo squadra. Proprio in tema gruppo squadra, sembra doveroso soffermarsi su un caso specifico, ovvero quello di Agostino Rizzo. 

Il terzino destro palermitano è infatti l’unico, inspiegabile, superstite delle tre stagioni targate Angelo Antonio D’Agostino. Giunto in prestito dal Livorno nella sessione invernale del 2020, nella sua prima vera esperienza tra i professionisti, Rizzo non ha praticamente quasi mai visto il rettangolo verde. Complice l’epidemia da Covid-19, che ha imposto lo stop dei campionati per più di tre mesi, il trottolino palermitano ha chiuso la stagione con appena cinque presenze, contando anche il primo turno play-off perso contro la Ternana, per un totale di 216 minuti giocati. 

Terminata la prima esperienza in biancoverde, Rizzo torna al Livorno ma la volontà della società fu chiara: portarlo ad Avellino a titolo definito. E così sarà. L’allora diesse dei lupi, Salvatore Di Somma, chiuse l’operazione l’affare siglando col palermitano un contratto biennale con l’opzione di rinnovo per la terza stagione. Nella stagione e mezza targata Piero Braglia e nello spiraglio con mister Carmine  Gautieri, il palermitano ha centrato 53 presenze per un totale di 2.385 minuti giocati tra campionato, play-off, Coppa Italia maggiore e Coppa Italia di Lega Pro. 

Dopo l’annata disastrosa, chiusa con la prematura uscita dai play-off per mano del Foggia, la società biancoverde decise di escluderlo dal repulisti estivo. Fiducia confermata e grandi aspettative per Agostino Rizzo riposte anche dai tecnici, Roberto Taurino prima e Massimo Rastelli poi. Dati alla mano, nella stagione 2022/2023, Agostino Rizzo ha totalizzato 31 presenze, tra campionato e Coppa Italia di Lega, per un totale di 1.867 minuti disputati. Nonostante i tanti alti e bassi, le prestazioni deludenti, le giocate elementari sbagliate, la società biancoverde, a dicembre 2022, ha deciso di dargli ancora fiducia rinnovandogli il contratto fino al 2025. 

Una scelta, visto il rendimento in campo – a tratti davvero da dimenticare -, discutibile ma comprensibile in funzione delle parole di Massimo Rastelli. L’ex Pordenone e Cagliari, in occasione della conferenza stampa pre Avellino-Monopoli, bacchettò pubblicamente i tanti tifosi che criticavano Agostino Rizzo.«Non capisco le critiche a Rizzo. Ha fatto un errore contro il Giugliano, poi è sempre stato attento in fase difensiva. Sta crescendo molto. Ci si fossilizza su alcuni prototipi». E poi, il paragone, forse troppo azzardato, con un terzino che con Massimo Rastelli è diventato grande. «Anche Zappacosta aveva sempre giocato esterno alto nel 4-4-2. Lavorandoci è diventato un ottimo difensore». 

Ci sarà dunque da discutere, eccome, sul futuro di Agostino Rizzo all’Avellino. La fiducia ripostagli da Massimo Rastelli, se confermato sulla panchina dei lupi, sarà determinate per l’ennesima, inspiegabile, conferma in biancoverde. 


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