Avellino, è allarme rosso: in otto fuori e Dossena-Kragl in forse

di Dino Manganiello

Il covid sembra aver mollato la presa, la jella no. A fronte della buona notizia arrivata dal nuovo ciclo di tamponi (nessun nuovo positivo), ecco un report medico che fa scattare l’allarme rosso: Antonio Di Gaudio continua a proseguire nel suo programma specifico propedeutico al rientro in campo; idem Chiti; Oliver Kragl si è fermato per un problema al flessore e sarà valutato nei prossimi giorni; Alberto De Francesco ha continuato nel suo programma di allenamento differenziato; Alberto Dossena ha iniziato solo oggi a correre dopo la botta rimediata a Pagani.

Tradotto: Di Gaudio, Chiti e De Francesco sono out per il match di domenica al Partenio-Lombardi contro il Palermo insieme agli squalificati Silvestri e Bove nonché a Maniero, Murano e Ciancio, fermati dal covid. In più, Mastalli non è al meglio e Dossena e Kragl sono parecchio in bilico. Si tratta di undici calciatori! In pratica, dovesse essere confermata l’indisponibilità di tutto il lotto, la frase ‘c’è mezza squadra fuori’, diventerebbe da metafora, realtà.

Ovvio che Carmine Gautieri si stia strappando i capelli. Dovesse andare tutto storto, avrebbe solo Scognamiglio come difensore di ruolo, tre centrocampisti di numero in mediana e tre attaccanti da utilizzare lì davanti comprenso esterni-mezze punte. Il tutto in vista di un tour de force che vedrà i biancoverdi impegnati in cinque gare (Palermo, Messina e Catania in casa, Taranto e Picerno fuori) in appena 15 giorni da domenica prossima,13 marzo, al 27.

Ora, le cose sono due: si riesce a recuperare un paio di effettivi (Dossena e Kragl) oppure si vara una formazione da super emergenza con elementi adattati e Primavera saccheggiata a piene mani per la panchina. Un esempio? Un 4-3-1-2 con Forte tra i pali; Rizzo, Aloi (sì. centrale di difesa), Scognamiglio e Mignanelli dietro; Carriero, Matera e Tito in mediana; Kanoute rifinitore e davanti la coppia Plescia-Mocanu.

Manovre scaramantiche e macumbe antimalocchio, va da sé, sono bene accette.

Foto di Maurizio Di Domenico

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