AVELLINO – Il futuro di Antonio Di Gaudio è ormai segnato. L’attaccante ex Carpi e Parma è tra le delusioni più grandi delle ultime due stagioni. Presentato dal diesse Salvatore Di Somma come la ciliegina sulla torta del mercato estivo, il folletto palermitano non è mai stato utile alla causa biancoverde. I continui infortuni, uniti ad una condizione fisica mai ritrovata, sono risultati determinanti. Il contratto recita che il fantasista è ancora legato al club irpino per due mesi (30 giugno 2024) ma la volontà della società è ormai chiara: le strade sono destinate a separarsi.
Dall’approdo in Irpinia alla sconfitta contro il Foggia
Eppure, al momento del suo arrivo in biancoverde, Totò Di Gaudio mise subito le cose in chiaro. «Sono qui con la mentalità di mettermi in gioco e di dare tutto me stesso». Furono queste le primissime parole del fantasista palermitano in sede di presentazione. Parole, purtroppo, disattese da un rendimento tutt’altro che entusiasmante. Guardando alla stagione 2021-2022, i dati parlando di 19 partite disputate, 20 contando anche i play-off, quattro reti e due assist. Statistiche non proprio incoraggianti, condizionate, come detto, da una forma fisica tutt’altro che al top della condizione.
Spulciando i report degli allenamenti stilati all’Ufficio Stampa dell’U.S. Avellino 1912 si evince come Antonio Di Gaudio, nella sola stagione 2021/2022, sia risultato indisponibile per bene 16 partite. Fastidi muscolari, problemi al ginocchio e allenamenti differenziati sono stati purtroppo una costante per il nativo di Palermo che non è mai stato in grado di dare il proprio apporto alla squadra di Braglia prima e Gautieri poi.
Nuova stagione, vecchi problemi
Smaltita la stagione maledetta e respinte le voci di mercato che lo vedevano lontano da Avellino, Antonio Di Gaudio è tornato a rimboccarsi le maniche in vista della nuova stagione. L’inzio stagione è incoraggiante. Tre presenze consecutive contro Pescara, Gelbison e Monopoli per un totale di 120 minuti. Dopo la trasferta del “Veneziani” l’inizio del nuovo calvario con Di Gaudio costretto ad alzare bandiera bianca per ben sei giornate di campionato. Il rientro è fissato per la trasferta di Francavilla Fontana, la prima della gestione Rastelli, dove disputa appena quindici minuti per poi subire una ricaduta che lo terrà lontano dal rettangolo verde per altri sette incontri.
Il nuovo rientro è fissato per gli inizi di dicembre, in occasione della sfida contro la Fidelis Andria – che Di Gaudio vedrà dalla panchina – prima di poter riassaporare il campo nell’ultima gara del girone d’andata in quel di Viterbo contro il Monterosi. Da lì altre sei partite, tra panchina e campo, prima del nuovo stop, a ridosso della gara interna contro il Crotone, che gli costerà altre tre giornate d’assenza. Tirando le somme, nella stagione 2022-2023 Totò Di Gaudio ha disputato appena 17 partite mettendo a referto una rete (contro il Foggia, ndr) e un assist.
Insomma, tante promesse disattese e pochi fatti. Eppure il curriculum dice ben altro. Di Gaudio fu uno dei fautori della storica promozione del Carpi in Serie A e, qualche anno dopo, del Parma sempre in massima serie. Nonostante ciò ad Avellino, Antonio Di Gaudio non è mai stato capace di incidere. A dirla tutta, non è certamente la prima volta da queste parti. Vedi, tra i tanti, il rendimento di Ciccio Tavano nella stagione 2015/2016. L’ex Empoli, dopo cinque stagioni splendide e, soprattuto, prolifiche in Toscana, giunto in Irpinia non fu capace di esprimere lo stesso rendimento. Insomma, Totò Di Gaudio come Ciccio Tavano. L’Avellino sta attendendo ancora una scossa…
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