L’Avellino potrà operare sul mercato, secondo quanto emerge dalle indiscrezioni che arrivano da Roma, dalla sede della Figc.
Il massimo organismo federale pare avere accolto il reclamo presentato dall’avvocato Eduardo Chiacchio, che ha operato in sinergia con il commercialista dottore De Vita.
La buona notizia
L’Avellino aveva incassato il blocco del mercato a causa della mancata presentazione del rapporto tra ricavi e indebitamento, da parte della vecchia proprietà, che avrebbe dovuto ottemperare all’obbligo entro il 30 settembre scorso.
L’ufficialità è attesa nelle prossime ore.
Appena possibile la dirigenza biancoverde ufficializzerà l’ingaggio del difensore Francesco Bertolo, poi procederà a chiudere altre operazioni in entrata, dal portiere Dini dal Trapani via Parma (o Branduani dalla Juve Stabia) all’esterno destro di centrocampo Kalombo dalla Salernitana (l’alternativa è Rizzo del Livorno), fino agli attaccanti Fedato del Gozzano, Evacuo del Trapani e Giannone del Catanzaro.
La cattiva notizia
C’è pure una cattiva notizia, però: fissata per il giovedì prossimo l’udienza presso la commissione di vigilanza del Tribunale Federale Nazionale chiamata a esprimersi in merito alle vertenze presentate da ex calciatori biancoverdi.
Gli ex tesserati Dondoni, Ciotola, Capitanio e Lagomarsini, dopo avere inutilmente reclamato le loro spettanze nei confronti della dirigenza dell’Avellino calcio, si sono rivolti alla Figc per vedere riconosciuti i rispettivi diritti circa il mancato pagamento della mensilità di giugno 2019.
Oltre al pagamento delle spettanze dovute, prevedibile per l’Avellino Calcio una sanzione pecuniaria daparte della Figc per tale inadempienza.
Domani tocca a Capuano
Altro lavoro per lo studio dell’avvocato Chiacchio che dovrà difendere la nuova società che ha ereditato tali situazioni.
Domani, giovedì, l’avvocato Giampaolo Calò dello studio Chiacchio rappresenterà l’allenatore Ezio Capuano presso la Procura Federale in merito al deferimento nei confronti dell’allenatore per le dichiarazioni rilasciate dopola gara di Coppa Italia tra Avellino e Ternana, con espressioni irriguardose nei confronti della terna arbitrale.