È scattato il conto alla rovescia per l’Avellino Calcio. Alla fine della regular season mancano appena cinque giornate e il destino dei biancoverdi è ancora appeso al filo. La sconfitta per due reti a zero contro il Picerno è servita a riportare tutti con i piedi per terra. Le vittorie contro Foggia e Giugliano avevano gettato – per l’ennesima volta in stagione – la sabbia negli occhi di tanti, speranzosi di vedere una rinascita biancoverde. Rinascita non c’è stata, anzi, si è tornati alla realtà dei fatti. Realtà che avvalora ormai l’ipotesi che va avanti da qualche tempo: l’Avellino è una squadra lacunosa, molle sotto l’aspetto fisico e mentale e, soprattuto, con grossi limiti strutturali.
Ci sarà tempo e modo per tirare le somme e inquadrare i responsabili dell’ennesimo campionato fallimentare. Nulla però è perduto. Alla fine della stagione regolare mancano, come detto, cinque partite in cui l’Avellino dovrà fare di tutto per conquistare almeno i play-off. La squadra, a dirla tutta, non lo meriterebbe. Non lo meriterebbe mister Rastelli, né il direttore sportivo Enzo De Vito. Lo meriterebbero, e come, i tifosi che, nonostante l’ennesima stagione straziante non hanno mai fatto mancare il loro sostengo alla squadra. Anche domenica, sotto di due reti contro una squadra – non ce ne voglia il Picerno – ai tanti sconosciuta, i supporters biancoverdi hanno mostrato la loro vicinanza al gruppo cantando a squarciagola per novanta minuti e più.
E allora, calendario alla mano, nelle ultime cinque di campionato Russo e compagni saranno protagonisti di tre trasferte e due partite casalinghe. Si parte sabato 25 marzo sul campo del Taranto di Eziolino Capuano. Il 2 aprile, derby al “Romeo Menti”, contro la Juve Stabia. Sei giorni dopo altro derby, questa volta in casa, contro la Turris. Trasferta ad Andria, contro la Fidelis, nella penultima giornata di campionato. E infine, il 23 aprile, si chiuderà la stagione con la sfida interna contro il Monterosi Tuscia. Cinque gare, almeno sulla carta, abbordabili che nascondono però mille insidie.
Dati alla mano, i lupi si ritroveranno ad affrontare cinque compagini assetate di punti ma con obiettivi diversi. La Juve Stabia del neo arrivato Walter Alfredo Novellino è l’unica, ad oggi, ancora in corsa per una posizione nei play-off. Le vespe, a quota 41 punti (uno in meno dei lupi) sono la prima delle escluse dalla griglia play-off. Discorso inverso, invece, per Taranto, Turris, Fidelis Andria e Monterosi Tuscia. Praticamente le ultime, o quasi, della classe. Quattro squadre che proveranno in ogni modo a agguantare la salvezza o, almeno, i play-out. Insomma, tra calcoli e incroci si rischia davvero di impazzire ma la domanda sorge spontanea: puntare ai play-off o tirare i remi in barca salvandosi e pensando già alla prossima stagione? Che dire, dipende tutto dall’Avellino.
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