Salvatore Di Somma è tornato. Un mese e mezzo dopo avere rassegnato le dimissioni da direttore sportivo, conseguenza de cambio societario e dell’approdo in Irpinia di Aniello Martone, ha deciso di ricoprire nuovamente una carica dirigenziale in seno all’U.S. Avellino.
Lo ha convinto Nicola Circelli. Assieme all’amministratore unico e a Ezio Capuano, Di Somma ha parlato con i calciatori al Partenio-Lombardi, nel tentativo di rasserenare gli animi in vista dell’importante derby salvezza di domenica, contro la Cavese.
Con lui c’erano pure due persone in orbita Sidigas: l’ex responsabile del settore giovanile Alberto Colarusso (entrato in rotta di collisione con l’avvocato Eduardo Chiacchio nel caso-Carbone) e Arturo Meo.
Di Somma lavora già da dirigente, ma c’è da capire con quale incarico, dal momento che la carica di direttore sportivo è stata assunta da Carlo Musa, il quale ha portato avanti – in collaborazione con Martone e Capuano – il mercato invernale.
Tra l’altro Capuano ha bocciato diversi calciatori portati da Di Somma ad Avellino: Abibi, Njie, Petrucci, Karic e qualcun altro rimasto in organico, ma indietro nelle gerarchie come Morero, Alfageme e Rossetti.