Avellino-Catanzaro: scontro tra titani, tentazione tridente per Braglia

di Dino Manganiello

La ‘maledizione’ è quella che non ci si può fermare. In tutti i sensi. Continua infatti il tour de force, e se l’Avellino vuole coltivare ancora il sogno rimonta deve continuare a vincere. Non ci si può fermare, appunto, è il prezzo da pagare per i tanti passi falsi collezionati cammin facendo, del resto. E, finiti i bonus, non ne sono consentiti altri. Soprattutto, il passo falso non è consentito al cospetto di una diretta concorrente come il Catanzaro caterpillar del mercato che si propone come test definitivo per la truppa di Piero Braglia.

Domenica al Ceravolo comunque sia, sarà scontro tra titani: di qua un Avellino che arriva da due vittorie di fila, 16 risultati utili consecutivi con 34 punti conquistati, una sola gara persa fin qui in campionato, 13 gol realizzati nelle ultime 5 partite, 5 vittorie consecutive fuori casa e miglior difesa del girone in trasferta. Di là una rosa che vale 6,8 milioni euro (distante solo mezzo milioncino dai nababbi baresi in questa speciale classifica), che si è arricchita nel corso del mercato di gennaio di elementi come Sounas, Bjarkason, Biasci, Maldonado e il sogno biancoverde infranto, Pietro Iemmello. Elementi top che si affiancano ai vari Martinelli, Scognamillo, Wellbeck, Verna, Cinelli, Rolando e l’incredibile parco attaccanti con Carlini, Vandeputte, Bombagi, Cianci e Vazquez. Ah, quella giallorossa è la miglior difesa del girone e l’unico ko in casa risale a tre mesi e mezzo fa.

Insomma, sarà gara durissima. E sarà intrigante scoprire come l’affronterà Piero Braglia, ex di turno insieme al suo secondo De Simone oltre a Martinelli e Kanoute. Murano (una botta alla tibia per lui, sospiro di sollievo dopo gli esami strumentali) e Di Gaudio (nella foto di Maurizio Di Domenico) non sono al top, problemi anche per super Maniero (disturbo a una caviglia), out Mignanelli per infortunio, Kragl ha al massimo una ventina di minuti nella gambe: potrebbe tornare in auge il tridente, ma anche la mediana a tre. Molti insomma, i dubbi di formazione che il tecnico biancoverde è chiamato a sciogliere nel ritiro calabrese dove si prepara la sfida-chiave. Una sfida che potrebbe dare già un senso a tutto il resto del campionato dei Lupi.

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