di Dino Manganiello
L’abbraccio tra squadra e tifosi al termine del match del Nuovo Romagnoli di Campobasso è il fermo immagine che chiude il 2021 biancoverde lasciando in dote sensazioni parecchio positive per l’anno che verrà. Intanto, l’Avellino dice addio all’anno solare con numeri da urlo.
Nella stagione in corso: 13 risultati utili consecutivi; 4 vittorie esterne di fila; una sola sconfitta in campionato (come l’Inter, mentre tra le 100 squadre dei campionati professionistici solo Reggiana e Sudtirol sono imbattute); miglior difesa del girone C (insieme al Monopoli).
Nell’anno solare, a gestione Braglia: 76 punti in 40 partite, meglio di ogni altra squadra attualmente nel suo raggruppamento (Bari e Catanzaro a quota 73); solo 4 ko a fronte di 20 vittorie e 16 pareggi (minor numero di sconfitte del lotto); miglior differenza reti (+25).
Sono le premesse per un 2022 scoppiettante, da protagonisti. Ed allora per esserlo ogni oltre ragionevole dubbio, sotto con il mercato: Spaltro, Franco, Giannone e Rossetti potrebbero essere le nuove, scintillanti frecce all’arco biancoverde. Roba forte, pezzi da novanta. Il patron ha già assicurato che non si tirerà indietro e che l’obiettivo resta quello: andare a prendere il Bari e vincere il campionato.
Questa mattina Angelo Antonio D’Agostino ha salutato staff e squadra e lo ha ribadito. I ragazzi invece ora staccano la spina. Ripresa il 2 gennaio, il 9 si torna in campo, al Partenio Lombardi per il derby con la Juve Stabia. Lì comincerà un’altra storia. Avvincente.