AVELLINO – Regna da più di un mese il silenzio in casa U.S. Avellino. La decisione della società, palesata a pochi secondi dal triplice fischio di Avellino-Monterosi, persiste, così come si fanno sempre più insistenti le voci che vedrebbero Giorgio Perinetti nuovo direttore generale dei lupi. In tal senso, quella appena iniziata, potrebbe essere la settimana decisiva per il matrimonio con l’ex ds, tra le altre, di Roma, Genova e Napoli. Un matrimonio palesatosi dopo il “no” di Ernesto Salvini alla carica di Dg dei biancoverdi.
Sul piatto, per il dirigente attualmente in forza al Brescia, un contratto triennale da circa 200mila euro annui, con abbondanti indennizzi e premi in caso di promozione in Serie B e Serie A. Un contratto importante, come orami da prassi in casa Avellino, che, se da un lato potrebbe spingere il dg ex Venezia ad accettare, dall’altro potrebbe essere l’ennesima spada di damocle per il sodalizio biancoverde. Non è certamente ciò che spera patron Angelo Antonio D’Agostino che è ormai pronto a stringere la mano a Perinetti e cominciare l’ennesima estate rovente tra quartier generale di Montefalcione e Partenio-Lombardi.
Avellino, per Perinetti c’è ancora da aspettare
Un accordo che, nonostante le repentine telefonate tra i due, potrà essere messo nero su bianco non prima di inizio giugno. Giovedì 1 giugno, infatti, il Brescia sarà impegnato in casa, al “Rigamonti”, contro il Cosenza per la gara di ritorno dei play-out di Serie B. Una gara che l’Avellino e Perinetti visioneranno attentamente e che, come detto, potrebbe sancire il semaforo verde all’arrivo del direttore all’ombra del Partenio-Lombardi.
Insomma, dopo un mese gettato alle ortiche e le attese spasmodiche, la settimana a cavallo tra fine maggio e inizio giugno potrebbe essere quella giusta per invertire finalmente la marcia e iniziare, finalmente, a lavorare in vista della stagione 2023/2024.
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