di Dino Manganiello
Il Catanzaro potrebbe aver vita facile con la Paganese in casa; il Bari rischia in trasferta contro la voglia di riscatto della Turris. Per approfittare dell’occasione da un lato e non perdere terreno dall’altro (nel caso in cui…), l’Avellino deve accantonare assenze, muscoli appesantiti, cerotti e i soliti veleni e provare a vincere per la prima volta a Francavilla Fontana (2 ko e un pareggio nei tre precedenti) nell’ennesimo turno infrasettimanale stagionale di questo febbraio infernale e decisivo con i Lupi opposti a una squadra solida, veloce, tosta, tignosa e che proprio sul terreno amico ha costruito un campionato fin qui straordinario.
Non sarà affatto una passeggiata, quindi. Anzi. Soprattutto se si fa la conta in casa biancoverde: out Mignanelli, Mastalli, Chiti, Di Gaudio e Maniero, infortunati, nonché Dossena, squalificato; recuperato ma non al meglio Murano, al pari di Oliver Kragl. Bisognerà allora dar fondo alle energie residue e trarre carica emotiva dai numeri: 3 vittorie nelle ultime 4 gare con 9 punti conquistati, 15 gol segnati nelle ultime 7 partite, due soli ko in campionato, seconda miglior difesa del girone.
Numeri importanti. Ma quelli della Virtus non sono da meno: 7 risultati utili di fila (5 vittorie e 2 pareggi) con 16 gol realizzati e 4 presi, in casa 29 punti conquistati in 12 partite, unica sconfitta per mano della Turris, 2-1, a fine novembre scorso, quindi più di due mesi e mezzo fa, battuti alla Novarredo Arena per 3-1 il Monopoli e per 3-0 il Bari, 14 gol segnati sul campo amico nelle ultime 4 partite.
E’ sfida tra big, insomma. E viste le caratteristiche dinamiche dell’avversario e il fattore campo (piccolo, stretto…) si prevede battaglia a colpi di sprint e di clava. Possibile allora che Piero Braglia non conceda la superiorità numerica a un avversario che proporrà il 3-5-2. Il tecnico biancoverde potrebbe mettersi a specchio con l’avversario (come a Catanzaro!) oppure, memore dell’ultima non esaltante prestazione con questo modulo (a Catanzaro!!!) optare per un 4-3-3. Comunque sia, possibile rivedere Forte tra i pali; Ciancio, Silvestri, Bove e Tito dietro; in mediana Carriero, Aloi e Matera, davanti Kanoute con Murano e Micovschi (nella foto di Maurizio Di Domenico) in caso di tridente.