Avellino-D’Angelo guerra di nervi, a Potenza con due punte e una novità in difesa

di Dino Manganiello

Per quanto riguarda le cose di campo, buone notizie: Plescia e Mignanelli si sono negativizzati, Silvestri ha scontato il turno di squalifica e Jacopo Murano è abile e arruolabile per la sua personale partita del cuore, quella che vedrà l’Avellino affrontare domenica prossima il Potenza in trasferta. Tutti disponibili, quindi, e Piero Braglia chiamato a decifrare il rebus modulo. Un sistema tattico, cioè, che possa far giocare insieme là davanti Murano e Maniero, che non mortifichi la presenza in rosa di tanti top tra gli esterni offensivi, e che contribuisca anche a fare un po’ di chiarezza sulle strategie di mercato da perseguire.

A tal proposito, significativa la vicenda D’Angelo: in scadenza, non convocato domenica scorsa, ha saltato la ripresa degli allenamenti, tentenna tra Cosenza e Reggiana ed ha indispettito i tifosi. Ma perché è una vicenda significativa? Perché è uno dei migliori elementi tra i biancoverdi, ma si dovesse decidere di giocare con la mediana a due, il mediano-goleador sarebbe un pesce fuor d’acqua, quindi ‘sacrificabile’. Un po’ come Mastalli. E non solo. Ed allora serve scegliere il modulo, e serve farlo subito. Perché potrebbero cambiare le dinamiche e determinare una sforbiciata alla rosa tra i centrocampisti e l’all-in per un play, piuttosto che per un altro esterno d’attacco o un rifinitore. Intanto, attendono nuove anche Sbraga, Mignanelli e Plescia. Mentre il conto alla rovescia verso il gong della finestra invernale del mercato continua inesorabile.

Tornando al campo, occhio all’opzione difesa a quattro ma con Silvestri terzino destro.

Foto Maurizio Di Domenico

SPOT