Avellino: il repulisti è una corsa ad ostacoli, tre nomi per la panchina, già uno per l’attacco

di Dino Manganiello

Il day after in casa Avellino non mitiga amarezza, rabbia e delusione ma piuttosto è foriero di conferme. Da una parte, confermate le brutte sensazioni per una dolorosa, mortificante eliminazione dai playoff; dall’altro confermato il pugno duro annunciato dalla società nei confronti dei tesserati biancoverdi. Un repulisti che riguarderà tutti, a 360 gradi. Nelle prossime settimane, di sicuro entro metà giugno, nell’entourage del club irpino ci saranno un nuovo allenatore, un nuovo preparatore atletico, un nuovo medico sociale, un nuovo responsabile del recupero degli infortunati e come detto a denti stretti dal patron a botta calda, si procederà all’epurazione di chi, tra i calciatori, ha tradito la piazza biancoverde.

In linea teorica, rischiano tutti. Tranne forse Pane, Dossena, Scognamiglio, Matera, Di Gaudio, Kanoute e Maniero. Messa così, già sarebbe un’impresa non di poco conto per il Ds, Enzo De Vito che sarebbe chiamato a portare all’ombra del Partenio-Lombardi qualcosa come una quindicina di calciatori, e pure scelti nella maniera giusta visto che tutti dopo la recente scottatura saranno lì a fare le pulci con il fucile spianato. Ma c’è di più. Tranne De Francesco, Kragl e Chiti, tutti i calciatori attualmente in rosa hanno contratti fino all’anno prossimo se non fino al 2024. Contratti onerosi, anche. Sarà difficilissimo piazzarli con questo status a mo’ di spada di Damocle. Inoltre, sembra improponibile pensare che i giocatori in questione facciano passi indietro rispetto agli accordi scritti, e pure ad incentivarli a cambiar aria si tratterebbe di esborsi enormi perché il tutto sarà da abbinare ad una necessariamente ambiziosa campagna acquisti.

Insomma, è dura. Però qualcosa già si muove. Tre nomi per la panchina: Massimo Rastelli, Michele Marcolini (non ha ancora rinnovato con l’Albinoleffe) e Bruno Caneo (in uscita dalla Turris). C’è anche già un nome ttra i possibili nuovi arrivi: Franco Ferrari, ariete argentino, 27 anni da compiere, 17 reti in questa stagione con il Pescara.

(nella foto di Maurizio Di Domenico, la disperazione di Davide Bove)

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