Avellino in crisi, a Picerno delicata verifica del gruppo dopo i confronti interni

di Dino Manganiello

I sospetti e i veleni asfissiano l’atmosfera di casa Avellino e rendono delicatissima la trasferta di domenica in terra lucana contro un Picerno sbarazzino, che giocherà a cuor leggero ma contro il quale la tradizione dice due vittorie su due in trasferta per i biancoverdi. Dato statistico che però vale poco in questo momento. Perché i Lupi sono nel bel mezzo di una acuta crisi di fine stagione, con il tifo che rumoreggia e chiede giustizia.

Per Gautieri, società e calciatori si tratta di un vero bivio: una risposta netta e concreta in termini di risultato e prestazione potrebbe annacquare un po’ la contestazione; tutto quello che potrebbe accadere in malaugurato caso contrario aprirebbe a scenari difficili da decifrare. Ecco perché non ci sono alternative: bere o affogare.

Come riuscire a dare un calcio alla crisi è però materia delicata. Ci sono frizioni nello spogliatoio, ci sono stati nelle ultime ore confronti e faccia a faccia, potrebbero essere stati tirati in ballo modulo, utilizzo dei calciatori e le stesse scelte riguardo chi va in campo. Ecco perché è in questo momento terribilmente difficile fare ipotesi. Perché rivoluzioni ed epurazioni in un momento così tormentato e turbolento non sono da escludere a priori.

Detto ciò, al tecnico biancoverde mancheranno lo squalificato Ciancio e gli infortunati Maniero e Matera nonché di Di Gaudio, positivo al covid. Non al meglio Chiti ma anche Scognamiglio e Bove, reduci da attacco influenzale mentre rientra Mignanelli da squalifica.

Arbitrerà Davide Di Marco di Ciampino, fischiò a Rieti il 12 maggio del 2019 in occasione dello spareggio per la promozione in serie C contro il Lanusei.

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