Avellino, incubo fasce: senza paura o si cambia?

di Dino Manganiello

Visto che da un po’ di tempo a questa parte è tutto un fiorire di “giornata mondiale del…” ed affini, si potrebbe definire quella di domenica prossima, almeno in riferimento alle cose biancoverdi, come “Giornata delle responsabilità”.

Se ne dovranno assumere i calciatori, bacchettati dal tecnico dopo il brutto pareggio interno con il Picerno. E identica cosa dovrà fare lo stesso Piero Braglia, chiamato stavolta a motivare a dovere i suoi ed a fare le scelte giuste. Importante poi, sarà anche vedere come l’allenatore toscano deciderà di approcciare il match contro le Furie Coralline. Ribadire il 4-2-3-1 varrebbe a dire un nerboruto “noi si gioca così a prescindere, senza paura di chi abbiamo di fronte”. Se invece i raddoppi sulle fasce, marchio di fabbrica della squadra di Bruno Caneo, saranno vissuti in questi giorni di vigilia come autentici incubi, potremmo anche registrare qualche novità: mettersi a specchio (3-4-3), rispolverare il 3-5-2 o raddoppiare le presenze sugli esterni con il 4-4-2. Questa seconda opzione la si potrebbe leggere come pragmatismo o come atto di debolezza. Dipende dal point of view.

Intanto oggi, martedì, è ripresa la preparazione al Partenio-Lombardi. Assenti Ciancio e Sbraga (da monitorare entrambi giorno per giorno), presente Salvatore Aloi, che però domenica non sarà a Torre del Greco perché squalificato. Invece, tornando alla “Giornata delle responsabilità”, toccherà anche all’arbitro assumersene visto le polemiche nate pochi minuti dopo le designazioni: dirigerà Luigi Carella di Bari, coadiuvato da guardalinee di Palermo e Catania. Apriti cielo.

Nel frattempo, un enorme plauso alla tifoseria biancoverde che anche stavolta ha ricordato il sisma di 41 anni fa, nel giorno dell’anniversario, con una toccante cerimonia nel centro cittadino.

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