di Dino Manganiello
La ripresa degli allenamenti non ha portato sensazioni positive in casa Avellino: Carriero, Ciancio e Maniero mordono ancora il freno e non è affatto sicuro che il terzetto al completo potrà rispondere ‘presente’ alla chiamata di Braglia per il match di domenica prossima al Renzo Barbera contro il Palermo. Sicuri assenti Scognamiglio e D’Angelo, il tecnico potrà invece contare nuovamente su Mamadou Kanoute, di gran lunga il biancoverde che, al netto delle assenze per squalifiche e noie fisiche, si è maggiormente messo in mostra in questo pur tribolato avvio di stagione. Il senegalese tra l’altro sarà protagonista di un duello a distanza importante e che potrebbe anche finire col diventare decisivo: la sfida tra ex col dentino avvelenato. Mamadou di qua, Peppe Fella di là.
La freccia nera l’anno scorso in Sicilia per complessive 31 presenze ma un solo gol; l’attaccante proprietà Salernitana la passata stagione in Irpinia con 34 presenze e 9 centri. Entrambi poco apprezzati dalle piazze da poco salutate, entrambi con voglia di rivalsa, entrambi 28enni a caccia di un rilancio definitivo. Soprattutto, Kanoute e Fella sono calciatori di strappo e fantasia, capaci di colpi d’estro risolutivi. Discontinui, almeno fin qui, hanno entrambi puntato il match di domenica alla Favorita per lasciare il segno e lanciare un messaggio. Palermo-Avellino vivrà anche sul filo di questa intrigante sfida a distanza.
Intanto il club biancoverde ha lanciato l’iniziativa dei mini abbonamenti per le prossime 4 gare interne e il figlio del patron, Giovanni D’Agostino, ha lanciato un importante appello all’unità delle componenti.