Avellino, Massimo Rastelli verso l’esonero? I possibili sostituiti

Avellino, Massimo Rastelli verso l’esonero? I possibili sostituiti

AVELLINO – L’Avellino visto in campo al “Romeo Menti” di Castellammare è l’ennesima, straziante, dimostrazione della deriva del tecnico dei lupi. A nulla sono serviti gli accorgimenti tecnico-tattici sbandierati dall’ex tecnico del Cagliari in conferenza pre-gara. L’Avellino è apparso, per la seconda volta consecutiva in stagione, un’autentica squadretta. Una squadretta che, a dire del tecnico biancoverde, «dimostra la propria superiorità solo a tratti». 

Ecco, proprio la superiorità. L’Avellino ad oggi contata di una rosa in cui 13 calciatori su 24 hanno disputato almeno un campionato di Serie B. Nel roster biancoverde mister Rastelli ha a disposizione calciatori del calibro di Marconi, Varela, Gori, Ghidotti, Cancellotti che d’un tratto – ormai come da tradizione irpina – sono divenuto degli autentici brocchi. 

L’Avellino visto contro Latina e Juve Stabia è apparso incapace di infilare tre passaggi consecutivi. Una squadretta frettolosa e senza un’idea tattica precisa. Una squadretta costruita per la Serie B ma che di questo passo farà peggio anche della passata stagione. Perché sì, 180 minuti di campionato sono davvero poca roba per crocifiggere Massimo Rastelli. Ma il discorso è diverso se l’Avellino non vince da sei mesi. L’ultimo successo biancoverde è infatti datato 15 marzo, in occasione del derby contro il Giugliano. Sei mesi di nulla che avrebbero segnato il destino di qualsiasi allenatore. In qualsiasi categoria. 

Eppure, Massimo Rastelli è ancora lì, a sedere su quella panchina, alla guida di una Ferrari prossima allo schianto. Patron Angelo Antonio D’Agostino e il DT Giorgio Perinetti di questo ne sono consapevoli. E a nulla servono le battute e le parole di conforto sparse qui e là tra un’intervista e un Memorial. La partita contro il Foggia sarà, salvo clamorose sorprese, l’ultimo banco di prova per il tecnico biancoverde. L’ennesimo passo falso spalancherebbe le porte ad un esonero esoso – per via della clausola anti-esonero contenuta nel contratto di Rastelli – e destabilizzante per il gruppo squadra. 

Una decisione sofferta, ma giustificata dagli errori, e a tratti orrori, visti fin qui. Di questo ne sono consapevoli D’Agostino e Perinetti che subito dopo la debacle di Castellammare si sono messi alla ricerca di un possibile sostituto. I nomi sul taccuino sono ormai noti. Pippo Inzaghi, che l’ex direttore del Siena avrebbe voluto portare ad Avellino già in estate, Beppe Iachini che Perinetti conosce bene avendo lavorato insieme ai tempi del Palermo e l’ex tecnico dell’Audace Cerignola Michele Pazienza. Più defilati i nomi degli ex Foggia Delio RossiFabio Gallo e l’ex Palermo Silvio Baldini


LEGGI ANCHE – Avellino troppo brutto per essere vero. A Castellammare termina 1-0

LEGGI ANCHE – Ghidotti: «Dovevamo fare molto di più. Col Foggia dobbiamo essere un’altra squadra»

“È vietata la copia e la riproduzione, anche parziale, dei contenuti”.

SPOT