RASTELLI PRIMA DI AVELLINO-MONOPOLI – Secondo appuntamento del 2023 per l’Avellino di Massimo Rastelli che domenica, ore 17:30, sfiderà il Monopoli. I lupi, dopo il pari beffa contro la Gelbison, sono chiamati al riscatto. Stesso obiettivo per i gabbiani, reduci dal k.o interno contro il Crotone.
DI SEGUITO LE DICHIARAZIONI DI MASSIMO RASTELLI PRIMA DI AVELLINO-MONOPOLI
IL MINUTO DI SILENZIO – «Prima di presentare la gara a nome di tutta la società faccio le condoglianze alla famiglia Ventre e Bembo per la scomparsa dei propri cari. Come sapete, domani giocheremo con la divisa nera in segno di lutto».
LA GARA CONTRO IL MONOPOLI – «Sarà una gara importante, contro una squadra pimpante. Non dobbiamo prendere sotto gamba l’avversario. Abbiamo voglia di fare una prestazione diversa del secondo tempo di Agropoli».
COSA SI ASPETTA – «Serve una partita con più brillantezza e lucidità negli ultimi sedici metri. Ad Agropoli abbiamo creato un paio di episodi ma nel secondo tempo non c’è stato il cambio di passo. Dobbiamo ripartire dalle ultime prestazioni fatte di grande spirito di sacrificio da parte di tutti. Mi aspetto una squadra più vivace, energica, perché sono gare che si possono vincere solo così».
LA CONDIZIONE DI DI GAUDIO – «Di Gaudio ha assorbito bene i novantacinque minuti di domenica scorsa. Sono contento perché si è allenato con continuità. Se dovesse partire dall’inizio potrebbero esserci altre situazioni ballerine davanti. Di partita in partita valuto quale caratteristiche sono più adatte al tipo di gara».
IL CALCIOMERCATO – «Serve una punta centrale. Marconi era ed è uno degli obiettivi del nostro mercato ma sappiamo anche che il mercato di gennaio è complicatissimo. Fra me e la società c’è massimo sintonia. Voglio portare ad Avellino elementi di valore, altrimenti sarebbero arrivati già dieci nuovi elementi».
LA DIFESA – «Per vari motivi, dovuti a squalifiche e infortuni, Moretti e Auriletto hanno avuto tanto spazio. Nel recuperare sia Illanes che Aya, i ragazzi mi hanno messo in difficoltà e per questo ho decido di optare per Aya contro la Gelbison».
LA POSIZIONE A DESTRA DI TROTTA – «In questo sistema di gioco lo vedo in quella posizione. Non è assolutamente questione di ruolo. Credo che in quella posizione posso solo aiutarlo».
LA GARA CONTRO LA GELBISON – «Non ci sono partite facili soprattuto se non sei in una condizione fisica brillante. Nel secondo tempo era difficile anche giocare per via del manto erboso. Poi ci sono stati i cambi, che non hanno inciso come sempre».
LA STAGIONE DI RUSSO – «In questi due mesi l’ho sempre alternato. A sinistra ha delle possibilità, a destra altre ma interpreta il ruolo nel miglior modo possibile. Contro il Monterosi e contro la Gelbison abbiamo pagato lo scotto del manto erboso. È un giocatore che può giocare dappertutto».
IL MANTO ERBOSO – «Quando passiamo dal sintetico all’erba naturale troviamo delle difficoltà sotto il profilo della spinta muscolare. Abbiamo fatto un buon lavoro. I ragazzi si sono allenati bene. Non avremo problemi fisici domani. Ne sono certo».
IL MERCATO DEI LUPI – «Quando sono arrivato ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso di azzerare tutto. Vogliamo costruire qualcosa di importante. Fra mille difficoltà abbiamo centrato sette risultati utili consecutivi. Questi ragazzi vanno rispettati perché stanno dando l’anima. Dobbiamo essere tutti compatti e remare verso un unico obiettivo. Sono venuti qui perché ho avuto delle certezze. Mi fido del mio Presidente».
IL POCO SPAZIO DI ILLANES – «Mi sta mettendo in difficoltà. Deve solo sfruttare l’occasione quando gliela concederò».
LE 400 PANCHINE – «È un traguardo che mi fa piacere. Ho imparato tantissimo, mettendomi in discussione tutti i giorni. Come tutti i nostri percorsi lavorativi ci sono tante cose che rifarei a occhi chiusi e altre scelte che farei in modo più ponderato».
LA PREPARAZIONE IN VISTA DI MESSINA – «Settima prossima ci alleneremo sul campo in erba».
LE CRITICHE A RIZZO – «Non capisco le critiche a Rizzo. Ha fatto un errore contro il Giugliano, poi è sempre stato attento in fase difensiva. Sta crescendo molto. Ci si fossilizza su alcuni prototipi. Anche Zappacosta aveva sempre giocato esterno alto nel 4-4-2. Lavorandoci è diventato un ottimo difensore».
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