FORTE DOPO AVELLINO-MONTEROSI – Salvezza matematica per il Monterosi dell’ex Francesco Forte che s’impone per due a zero contro l’Avellino. Queste le parole del portiere dei laziali nel post-gara.
DI SEGUITO LE DICHIARAZIONI DI FRANCESCO FORTE DOPO AVELLINO-MONTEROSI
LE DIFFICOLTÀ DELLA PASSATA STAGIONE – «Non vivevo lo spogliatoio. Per quattro mesi mi cambiavo nello spogliatoio degli ospiti. Mi dispiace solo per i ragazzi perché ho la coscienza apposto. Ciò lo dimostra la Curva che a fine gara mi ha applaudito. Ho troppo rispetto per questi colori. Ho cercato di difenderli sempre, fino alla fine. Nessuno mi ha dato una motivazione del mio essere messo da parte. Vengo ad Avellino a testa alta. Qui mi sono trovato benissimo. Quando sono stato messo fuori rosa sono stato zitto, per la mia dignità che nessuno può calpestare».
L’ARRIVO DI RASTELLI – «Mi ha reintegrato. Mi sono allenato con la squadra e in campionato andavo in panchina. Ho giocato con la Turris e domenica dopo era in panchina. Ho chiesto al mister cosa non andasse. Ho dimostrato sempre di poter giocare. Mi godo questa vittoria e la salvezza di questa società ambiziosa».
LA PARTITA – «Mi sento spesso con i ragazzi ma non scendo nei dettagli. Avevamo una chance. Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: giochiamocela. Questa è una squadra costruita con criterio, che ha avuto difficoltà, che ha subito due punti di penalità nella settimana del derby».
LA SERENITÀ – «Fino a quando sono stato protagonista ho sempre avvertito serenità. In due stagioni ho fatto un secondo posto, una semifinale col Padova e l’anno scorso un terzo posto. Quest’anno non so cosa sia successo, chiedetelo a chi spetta rispondere. La proprietà non mi ha voluto mai parlare. Ero un emarginato. Dovevo andare via e basta. Non ho mai visto De Vito».
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