di Dino Manganiello
Non è come per Iemmello, ma un po’ d’ansia la si registra. Così come non si fa molta fatica ad intuire l’umore di un Piero Braglia che a pochi giorni dal match del suo Avellino contro il Monopoli che mette in palio il secondo posto in classifica non sa ancora se poter contare su Jacopo Murano oppure no.
Da ambienti societari trapela che non ci sono problemi fondamentali: accordo con il Perugia, accordo con il calciatore… Gli intoppi sarebbero di altra natura: il procuratore che deve rientrare dall’estero; lo stesso procuratore che avrebbe pendenze che il club umbro è chiamato a saldare; il Perugia che, a corto di attaccanti, vorrebbe tenersi il ragazzo fino a dopo il prossimo match con il Pordenone. Si spinge per la firma entro sabato sera, ma la cosa è difficile. Ed anche se ci si continua a ripetere, a ragione veduta, che non è come per Iemmello, un po’ d’ansia c’è.
Intanto è passato il mal di pancia a Giuseppe Carriero (nella foto insieme all’Au dell’Idc, Giovanni D’Agostino). Gli è stato concesso l’adeguamento richiesto, ora guadagna di più e l’augurio è che torni il mastino visto nella seconda metà della scorsa stagione. Rischia invece di non bastare una dose aggiuntiva di Enterogermina a Sonny D’Angelo per passare dallo status di calciatore in scadenza a quello di calciatore fresco di rinnovo: il Cosenza spinge, lui tentenna. In questo momento è più fuori che dentro.
Comunque sia, in attesa della scelta sugli esterni (colpo last minute tipo Ciciretti oppure una ‘seconda scelta’ a inizio settimana prossima) e dei chiarimenti per Sbraga, Mignanelli, Rizzo, Mastalli e Plescia (per lui c’è gran folla, si è aggiunto anche il Mantova), la formazione da mandare in campo domenica è un rebus: non ci sarà Silvestri per squalifica, ma soprattutto bisognerà disegnare l’Avellino in base alle assenze causa covid visti i 4 elementi del gruppo squadra ancora in isolamento.