Avellino: primi squilli e tanto da fare, ma mezza squadra già c’è

Avellino Calcio

di Dino Manganiello

Subito due conferme importanti. La prima: questa, come annunciato, è una settimana campale tra accordi per le cessioni e strette finali in chiave nuovi arrivi. La seconda è che i primissimi movimenti di mercato in entrata confermano il canovaccio tattico dell’Avellino prossimo venturo targato Roberto Taurino (nella foto): 3-4-3 e sue varianti.

Le prime operazioni vanno in questa direzione: Daniele Franco, mediano mancino fosforo e sostanza, è stato un elemento fondamentale (insieme all’altro gioiellino, Tascone) nella mediana a quattro della Turris dei miracoli di Caneo, che guarda un po’ giocava con il 3-4-3. Napoletano, 28 anni, ex Torres, Paganese, Massese e Gragnano, la scorsa stagione si è consacrato tra le fila coralline e già a gennaio era a un passo dal trasferimento in biancoverde. Discorso riannodato da Enzo De Vito sull’asse che ha portato tra i partenopei Sbraga e Santaniello. L’affare è di fatto chiuso.

L’altro colpo è invece un under: Giuseppe Guadagni, esterno offensivo mancino classe 2001, brevilineo, rapido, sgusciante, bravo a saltare l’uomo e far saltare i meccanismi difensivi avversari con la giocata. Nato a Brusciano (NA), cresciuto nelle giovanili della Paganese, una breve parentesi a Napoli per poi tornare tra gli azzurrostellati. Il suo contratto è decaduto con la retrocessione del club di Pagani tra i dilettanti e di fatto arriva da svincolato.

E quindi il nuovo Avellino prende pian piano corpo, pur con mille operazioni ancora da effettuare. Dietro restano Pane, Bove e forse Silvestri e Dossena. Si segue lo svincolato Mario Mercadante, ex Monopoli ma anche il duttile Roberto Pierno, 2001, ex Virtus Francavilla, proprietà Lecce, che può giocare anche più alto. Da trovare sistemazione a Sbraga e Scognamiglio.

In mediana si riparte da Rizzo, Matera e Franco. Ed anche qui c’è tanto da fare, come sistemare Ciancio, Tito, Mignanelli, Aloi, Mastalli e Carriero e rimpiazzarli con altri cinque elementi, soprattutto con under importanti sugli esterni.

In attacco, conferme per Micovschi, Kanoute e Murano, oltre all’arrivo di Guadagni. Il che significa che con un super bomber (indispensabile, potrebbe essere Franco Ferrari, ariete di ritorno a Napoli dopo un buonissimo campionato al Pescara) e la possibile (ma non certa) conferma di Di Gaudio (alternativa il giovane Lanesi della Primavera dell’Udinese che però sarebbe più funzionale in un 3-5-2) il reparto sarebbe completato. Restano però da piazzare Maniero (piace proprio alla Turris e sarebbe a due passi da casa, ma l’Avellino dovrà garantire parte dell’esoso ingaggio…) e Bernardotto.

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