Avellino, Thiago Cionek si presenta alla piazza biancoverde

Avellino, Thiago Cionek si presenta alla piazza biancoverde

AVELLINO – Si continua a lavorare senza sosta a Venticano in vista del 3 settembre, giorno in cui scatterà ufficialmente il campionato dei lupi; intanto questo pomeriggio è toccato a Thiago Cionek presentarsi alla piazza. Queste le parole dell’esperto difensore dei lupi.

Avellino, le parole di Thiago Cionek

LE MOTIVAZIONI – «Sono molto contento di esser arrivato qui. La trattativa col direttore è durata un paio di giorno. La piazza è calda. C’è tanta passione e questo mi ha spinto a scendere di categoria. La decisione è stata molto facile. Ho 37 anni, ho girato tanto in Italia ma vengo ad Avellino non per finire la carriera ma per combattere. La piazza esige tanto».

LA CURVA SUD – «Sappiamo quanto sia importante la Curva. Siamo contenti della loro apertura. La Serie C è un campionato difficile dove serve unità d’intenti».

MISTER RASTELLI – «Abbiamo scambiato qualche parola, mi ha chiesto come stessi. Ci siamo affrontati anche da avversari. Gli ho dato tutta la mia disponibilità in termini di esperienza. Adesso tocca solo lavorare».

LE CRITICHE SULL’ETÀ – «Risponderò sul campo e con l’impegno. L’età è qualcosa molto soggettiva. Mi sento fisicamente e mentalmente molto bene. Qualcuno può avere dei dubbi ma ho visto la società molto convita su di me».

I CONTATTI CON ZBIGNIEW BONIEK – «È stato il mio Presidente in Nazionale per tanti anni. So della sua storia ma ancora non abbiamo parlato. Avremo occasione di trovarci e scambiare qualche parola».

IL GIRONE C – «Avellino viene da un’annata non molto facile. Bisogna ripartire piano. Il Girone è difficile con squadre molto competitive. Sarà un campionato molto difficile ma la società ha dato dei segnali e sa cosa fare».

I COMPAGNI DI SQUADRA – «Ho giocato contro Marconi tante volte. Ho qualche amico in comunque con qualche compagno. Sono tutti bravi ragazzi. Avremo del tempo per creare una squadra unita e cercare insieme di raggiungere i nostri obiettivi».

LA POSIZIONE IN DIFESA – «Durante la partita bisogna essere elastici, cambiando anche il modulo. Ci si scambiano posizioni. Sono un destro. Ho giocato come braccetto e centrale a tre. Ho giocato centrale e a destra nella difesa a quattro. Do la mia disponibilità al mister».

IL FUTURO – «Il mio obiettivo è giocare ed allenarmi. Non ho la testa per fare il dirigente. Fino a quando sto in campo voglio dedicarmi solo a quello».

LA SCELTA DI AVELLINO – «Ci sono state delle richieste d’informazione e qualche discorso con altre squadre. Volevo rimanere in Italia. Il mio procuratore è stato molto bravo a filtrare le varie offerte. Quello che mi ha convinto ad Avellino è il direttore Perinetti, lo staff, la società solida, la tifoseria».

IL NUMERO DI MAGLIA – «Ho scelto la 26, la data di nascita di mio figlio e di mio padre, recentemente scomparso».


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