Pomeriggio insieme ai tifosi per una delegazione dell’U.S. Avellino 1912 che ha presenziato all’inaugurazione del Club New Excutors di Cesinali. A margine dell’evento, a cui era presente una folta rappresentativa biancoverde, ha parlato il capitano dei lupi Fabio Tito.
Di seguito le parole del capitano dell’Avellino, Fabio Tito
IL POST JUVE STABIA – «C’è rammarico ma dobbiamo uscire dalla partita consapevoli che loro hanno perso qualche sicurezza. Siamo consapevoli di non poter più sbagliare. C’è rabbia per com’è arrivato il pareggio. Non ho mai avuto la sensazione che potessero pareggiare. Purtroppo hanno pareggiato su un calcio piazzato. Per lunghi tratti della partita abbiamo avuto il pallino del gioco in mano. Se questa è la capolista non vedo il perché non potremmo crederci».
IL MERCATO – «Maisto è andato via, così come Sannipoli. Sono arrivati De Cristofaro, Liotti e Llano. Si stanno integrando bene. De Cristofaro ha esordito con il gol e contro la Juve Stabia è andato molto vicino».
LA TRASFERTA DI FOGGIA – «Sarà una partita difficile. Questo silenzio, fa paura perché è sempre il Foggia. Una squadra esperta come la nostra deve aspettarsi una squadra arrabbiata in campo. Vengono da diverse sconfitte consecutive. Sarà una battaglia dove dobbiamo farci trovare pronti altrimenti non ha senso crederci».
IL MAL DI PARTENIO – «A parte i passi falsi contro Giugliano e Francavilla, contro Taranto, Turris e Juve Stabia la prestazione c’è stata. C’è mancato quel guizzo finale. Siamo consapevoli che non va bene. Posso garantire che questa squadra ha affrontato la capolista con voglia e umiltà. Abbiamo analizzato diverse cose. Ci siamo allungati nel secondo tempo regalando il pallino del gioco a loro. Dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista».
LA CLASSIFICA – «È un vantaggio essere tutte a pochi punti dalla vetta. Dobbiamo pensare a noi cercando di vincerle tutte. Poi tireremo le somme. Questo campionato nasconde tante insidie. Basta guardare il risultato del Messina contro la Casertana. Bisogna giocare ogni partita al duecento per cento perché non è mai facile. Ogni partita ha una storia a sé».
COME STA GHIDOTTI – «Deve stare bene. È il nostro portiere. È un ragazzo che viene da un’esperienza importante al Como. Non va assolutamente crocifisso. E, devo dire, che spesso la gente ha la memoria corta perché in alcune situazioni ci ha salvati. Purtroppo capita l’errore anche perché è un ruolo dove non c’è un compagno che può mettere una pezza però credo reagirà già da Foggia».
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