Avellino: tre settimane per sette operazioni, anche Magnaghi e Murano nel mirino

di Dino Manganiello

Tre settimane possono rappresentare un lasso di tempo enorme. Ma quando si tratta del conto alla rovescia per la fine del mercato, quando c’è da piazzare due colpi importanti in entrata, sforbiciare ancora un po’ la rosa e risolvere due-tre notevoli grane contrattuali, è un tempo sufficiente a generare ansia, timori. Ed anche mugugni.

Lo schema in casa Avellino è semplice: Aloi, D’Angelo, Rizzo e De Francesco sono in scadenza, Carriero chiede un adeguamento e bisogna decidere il da farsi.

Sbraga è da piazzare altrove.

C’è da prendere una punta centrale, un esterno offensivo (o fantasista o seconda punta) e probabilmente anche un mediano (dipende dalle uscite a centrocampo).

Per i rinnovi, nuovo incontro a breve per chiudere con Rizzo e provarci con D’Angelo. Per le entrate, Iemmello deve trovare l’accordo economico ma è vicinissimo al Catanzaro con Bianchimano del Perugia e Simone Magnaghi del Pordenone come alternative. Suggestione o poco più invece, al momento, un ritorno di Matteo Ardemagni in biancoverde. Per l’altro ruolo offensivo le piste più importanti portano a D’Orazio della Spal, Murano del Perugia e il sogno Ciciretti del Pordenone. Ma occhio ai possibili blitz in casa Turris per Giannone e Franco.

Ed occhio anche alla tempistica: visto che l’opzione trattativa-lampo è andata, le operazioni più importanti potrebbero materializzarsi magari non strettamente last-minute ma quasi. Se sarà la strategia giusta, lo scopriremo cammin facendo. Di certo, chi verrà dovrà integrarsi in fretta. “Il mercato invernale è complesso, ma l’Avellino è forte e in ripresa, basta poco per completare la squadra”, ha detto il Ds Salvatore Di Somma (nella foto) attraverso un comunicato. Poco o molto, servirà il giusto per provare la rimonta. Per provare a vincerlo, il campionato. Né poco né molto. Il giusto. Ma senza dimenticare l’obiettivo.

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