di Dino Manganiello
Il dado è (quasi) tratto, con l’Avellino all’ultimo bivio: seconda, terza o quarta posizione in palio in occasione dell’ultima giornata della stagione regolare, poi saranno playoff. Per guadagnare la terza piazza, servirà portare a casa domenica da Foggia lo stesso risultato che maturerà a Bari tra i pugliesi ed il Palermo. Per la seconda piazza bisognerà fare invece un punto in più di un Catanzaro che sarà impegnato in trasferta contro la già retrocessa Vibonese.
Questo è il quadro della situazione. Poi c’è un altro aspetto: dallo Zaccheria deve arrivare un segnale di forza e solidità da parte della truppa biancoverde, segnale necessario per approcciare al meglio in termini di entusiasmo ed autostima gli spareggi-promozione e per provare ad infiammare una piazza fin qui disillusa e sonnolenta. Urge quindi dare il massimo e provare a vincerla, la sfida contro i satanelli di Zeman, già certi dei playoff dopo la penalizzazione della Juve Stabia e i due punti restituiti dalla giustizia sportiva. E per farlo, Carmine Gautieri dovrebbe affidarsi al 3-5-2 resistendo alla tentazione di adottare il 4-3-3 modulo simbolo del santone boemo.
Il tecnico biancoverde non avrà a disposizione Maniero (postumi di un problema muscolare) e Plescia (di nuovo tonsillite per lui, è fermo da due giorni). Davanti si affiderà alla coppia Murano-Di Gaudio con Kanoute pronto a fare la differenza a gara in corso (anche perché ancora con un ginocchio malconcio) mentre in mediana stringerà i denti Kragl (alle prese con noie al collo) per poter rispondere ‘presente’ in occasione di una gara che lo vede nelle vesti di grande ex di giornata. Con il tedesco, Carriero e più Aloi che De Francesco (occhio… su entrambi pesa la spada di Damocle della diffida, stessa sorte per Dossena, Matera e lo stesso Maniero) mentre dietro è ballottaggio in mezzo tra Scognamiglio e Dossena con Silvestri e Bove braccetti. Sugli esterni, Ciancio e Tito (nella foto di Maurizio Di Domenico) sembrano in vantaggio su Rizzo e Mignanelli.
Nonostante divieti, restrizioni (con annesse polemiche), clima ospite e difficile gestione dell’ordine pubblico che dovrà fare i conti con le curve dello Zaccheria chiuse e quindi con gli ultras rossoneri a fare capannello dei dintorni dell’impianto dauno, saranno 220 i cuori biancoverdi che raggiungeranno la Puglia. In caso di vittoria e nel cuore dei playoff, saranno molti di più. C’è da giurarci.