Avellino batte Venezia 86-63 e vola alle Final Eight

BASKET AVELLINO – Si chiude il cerchio in vista delle Final Eight, stasera andrà in scena un vero e proprio spareggio per ottenere il “pass” per la Coppa. Con un successo su Venezia, Avellino brinderebbe la certezza di disputare la manifestazione tricolore in programma a Torino dal 16 al 19 febbraio. Altrimenti, in caso di sconfitta, resterebbero altissime le possibilità di qualificazione ma dipenderà dai risultati provenienti dagli altri campi. Tuttavia, soltanto in caso di chiusura a 16 punti (dunque sconfitta) a pari merito con Varese, Sardegna e Biella, la Sidigas resterebbe fuori dai giochi. La sfida proseguirà anche in panchina: allenatore della Sidigas è quel Frank Vitucci, veneziano doc, che aveva guidato i lagunari all’inutile ma esaltante promozione in A1 nel 1996, prima del fallimento dei granata. E’ una partita inedita tra le due formazioni in massima serie mentre, per quanto riguarda i duelli tra coach, Mazzon è in vantaggio 2-0 su Vitucci. Ed è la prima vota che l’allenatore biancoverde affronta la “sua” Venezia. Mazzon, dal canto suo, ha un passato nefasto contro gli irpini, che lo hanno battuto 5 volte concedendogli soltanto una gioia. Venezia, superando Avellino, brinderebbe al successo numero 600 in A.

Quintetti iniziali:
Avellino: Green, Gaddefors, Golemac, Johnson, Dean
Venezia: Clark, Slay, Szewczyk, Young, Fantoni

1° quarto: 23-20
Parte subito forte Venezia con un parziale di 2-8 costruito da Clark (tripla), Slay e Szewczyk. Al canestro di Johnson risponde Young da tre punti per il + 7 (4-11). Venezia prova a prendere il largo ma non fa i conti con la velocità di Green che ispira e segna costruendo con Dean e Johnson un parziale di 12-4 con la “bomba” del follletto statunitense. Clark e Young replicano per Venezia che lascia l’ultimo possesso ad Avellino: Ferrara non trova lo spazio giusto e il tiro disperato di Bowers non ha fortuna.

2° quarto: 33-35
Si segna poco nel secondo periodo. Venezia con Rosselli va sul + 4 (22-26), Dean spezza il ritmo dei lagunari con una tripla (25-26), poi il terzo fallo fischiato a Ronald Slay non cambia la tattica della Scandone. E’ Slay-time, con entrambi gli avversari omonimi (Tamar con l’Umana) in cattedra a dare vita a un botta e risposta (31-35) interrotto da Dean che nell’azione successiva perde malamente palla, consegnandola di fatto a Clark che cattura fallo, ma sbaglia entrambi i liberi. E la prima metà del match si chiude sul 33-35.

3° quarto: 70-46
Avellino recupera subito il breve gap, parte con un parziale di 9-2, replica bene agli assalti di Young e Slay e, dopo aver costruito un vantaggio di 6 punti (52-46), gode di quattro liberi e di un possesso dopo l’espulsione per proteste di Bowers. Avellino comincia a macinare punti e apre un break di 20-0 che trova alcuna reazione da parte dei lagunari, incapaci di arginare la potenza offensiva della Scandone (+22 al 29’ con Johnson, 68-46) tutt’altra squadra rispetto a quella vista nei primi venti minuti. Si va alla terza pausa sul 68-46 con la Sidigas che, salvo una clamorosa rimonta, ha già in tasca la qualificazione alla Coppa Italia.

4° quarto: 86-63
Nell’ultimo periodo si assiste a un corri e tira che prima fa chiudere ad Avellino il break avviato nel terzo set poi vede Venezia andare a canestro con maggiore facilità, complici anche gli spazi concessi dalla Scandone, ormai con il risultato al sicuro. Green tocca il +24 (72-48!) e dopo c’è soltanto il tempo per le statistiche, per i cori e i festeggiamenti che partono dalla standing ovation alle uscite di Green e Johnson e finiscono con i giocatori sotto alla Curva con il coro all’allenatore (“Vitucci sindaco”) ormai divenuto un classico.

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