Di seguito vi proponiamo una nota inviataci dal gruppo ‘Bergamo Biancoverde’. “I tifosi irpini residenti nella bergamasca, si autotassano nel non seguire la squadra nelle trasferte lombarde e devolvono i costi (biglietti, trasporto,ecc.) nel fondo “Pro–life Scandone”. Solo una piccola rappresentanza con lo striscione “Bergamo Biancoverde” sarà presente nelle “final-eight” di Torino. Per noi irpini lontani da casa salvare la Scandone è motivo di orgoglio come lo era per l’Avellino calcio quando calcava i campi della serie A. Ancora oggi, a distanza di tanti anni, ovunque andiamo in Italia ed in Europa si ricordano dei vari Juary, Barbadillo, Vignola, del Presidente Sibilia e di quanti avevano a cuore le sorti dei colori biancoverdi.
Come ieri il calcio, oggi il basket è motivo di rivalsa ed orgoglio di quanti irpini si trovano per motivi di lavoro lontani da casa: da Bergamo a Brescia, da Milano ai “soliti” amici di Lugano, con i quali ci si ritrova nei palazzetti sparsi nel nord Italia e dintorni.
Per l’ennesima volta, come domenica scorsa, abbiamo purgato Recalcati come avvenne ad Ancona nello spareggio con Celana-Bergamo ed approdammo alla serie A2 con un tiro di Frascolla. O quando siamo saliti in serie A1 con un tiro di Capone rimasto negli annali. Da allora siamo rispettati e ricordati in tutta Italia grazie ai nostri nuovi “alti” idoli, come Tufano, Smith, Williams, Radulovic, Szewczyk, Troutman.
Il calcio, il Basket, uomini illustri come De Sanctis, De Conciliis, Cocchia, Sullo, P.S. Mancini, De Mita, Mancino hanno tenuto alto il nome dell’Irpinia in questi 150 anni di unità nazionale. Ora più che mai dobbiamo essere vicini ai colori biancoverdi ed è compito di TUTTI continuare in questo sogno per il rispetto di NOI STESSI”.