L’ex Green: “Concentrato su Milano, ma Avellino è nel mio cuore”

MILANO – Un solo ex sul parquet ed è Marques Green, tre stagioni ad Avellino, una nel 2007/08 si chiuse con la vittoria della Coppa Italia e poi la semifinale scudetto con qualificazione all’Eurolega. Ha giocato esattamente 100 partite di campionato con la maglia di Avellino. I 16.1 punti di media di un anno fa sono il suo top in carriera. Gli assist ad Avellino sono stati 6.7, 6.5 e 6.8 in tre anni. Il 42.4% da tre e l’89.6% dalla lunetta sono i suoi massimi in carriera e risalgono ambed…

MILANO – Un solo ex sul parquet ed è Marques Green, tre stagioni ad Avellino, una nel 2007/08 si chiuse con la vittoria della Coppa Italia e poi la semifinale scudetto con qualificazione all’Eurolega. Ha giocato esattamente 100 partite di campionato con la maglia di Avellino. I 16.1 punti di media di un anno fa sono il suo top in carriera. Gli assist ad Avellino sono stati 6.7, 6.5 e 6.8 in tre anni. Il 42.4% da tre e l’89.6% dalla lunetta sono i suoi massimi in carriera e risalgono ambedue alla prima stagione irpina. “Avellino mi ha cercato davvero due volte durante la stagione, l’ultima a novembre mi pare – .Li ho ascoltati ma non ero convinto di tornare, non me lo sentivo dentro. Poi è arrivata Milano e non ho più avuto dubbi. In questo momento sono estremamente felice della mia situazione, gioco a Milano, le cose stanno gradualmente andando meglio, affrontiamo una partita alla volta e contiamo di andare lontano. A Zagabria semplicemente le cose non hanno funzionato. Non ho nulla di cui lamentarmi, ma qualche volta succede. Ti impegni, ma non scocca la scintilla. A Milano è scoccata. Ad Avellino ho trascorso tre anni molto importanti della mia vita e della mia carriera. Un pezzo di cuore resta lì, anche se adesso sono concentratissimo su un solo obiettivo: vincere con Milano. Domenica rivedrò i miei ex compagni molto volentieri. Con alcuni sono amico anche fuori del campo, ma è giusto che domenica ogniìuno faccia la sua parte. La partita è importante. Linton Johnson? No, i miei passaggi per lui erano una questione di squadra, non un fatto privato nostro. E’ un buonissimo giocatore, con e senza di me accanto. Lakovic è un giocatore importante ma contano le squadre, il basket è uno sport di squadra, io cercherò di far giocare la mia. Noi vogliamo prolungare il momento buono. E’ fondamentale entrare in Coppa Italia con il vento alle spalle e tanta fiducia nei nostri mezzi. Quindi dobbiamo battere Avellino”

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