Luigi Ercolino: il basket riempia i palazzetti

Luigi Ercolino: il basket riempia i palazzetti

L’Amministratore delegato della Scandone ha rilasciato un’intervista a Sponsornet. Ve la proponiamo integralmente:
“In soli tre anni, la famiglia di costruttori Ercolino, ha rilevato proprietà e gestione di una gloriosa società Scandone basket che non aveva realizzato particolari risultati nella A maggiore, raggiungendo prima la storica vittoria della Coppa Iitalia 2007-08, portando poi, l’anno successivo l’Eurolega e quest’anno l’organizzazione dell’ultima edizione delle final eight di Coppa Italia. Alla guida del club l’instancabile patron Vincenzo, affiancato dal figlio Luigi ormai esperto AD sempre più protagonista della gestione. Abbiamo incontrato proprio il giovane Ercolino al palazzetto irpino, per ascoltarne il racconto del successo organizzativo delle ultime final eight e delle sue idee sulla governace del basket italiano.
Sponsornet: Quest’anno è stata la società Scandone Avellino ad organizzare l’edizione 2010 della Coppa Italia Final Eight di Basket che si è svolta al Pala Del Mauro dal 18 al 21 febbraio. Si è letto che occorressero 200 mila euro per l’acquisizione dei diritti alla Lega. Avete avuto diverse partnership o vi siete presi l’onere totalmente?
Luigi Ercolino: La Lega in bilancio ha avuti solo 3.500 euro di spese. Per il resto hanno provveduto quasi totalmente le società. Per quanto riguarda i nostri sponsor grande contributo l’abbiamo avuto dal nostro main sponsor, l’Air Autoservizi Irpini, l’azienda che si occupa di autotrasporti in tale città e in provincia, per tutta l’ulteriore visibilità di cui ha goduto così come Impresa Semplice e Sisal, nostri sponsor istituzionali del campionato. Abbiamo avuto inoltre una buona risposta da parte di chi già ci affianca durante il campionato, e siamo riusciti a riaprire legami con vecchi partner, come Pasta Baronia, da quest’anno nuovamente al nostro fianco.
Sponsornet: Come avevate previsto di coprire le spese totali? Avete anche realizzato politiche di prezzo più “popolari” rispetto alla stessa Coppa giocata a Bologna l’anno scorso.
Luigi Ercolino: Abbiamo puntato a riempire il palazzetto, per sostenere maggiormente la visibilità dell’evento. L’obiettivo è stato quello di recuperare attraverso il ticketing e la campagna di sponsorizzazione a partire dal terzo sponsor in poi. Grazie all’ottimo piazzamento, abbiamo avuto il tutto esaurito dei biglietti di gara: la sola biglietteria ha rappresentato il 20% degli introiti.
Sponsornet: Quanto hanno collaborato in questo le Istituzioni?
Luigi Ercolino: C’è stato l’aiuto, anche economico, del Comune e della Provincia e segnali positivi di disponibilità sono arrivati anche dalla Regione, che infatti è presente sulla nostra carta intestata, al palazzetto, e agli stand.
Sponsornet: Gli istituti di credito sono stati vostri partner?
Luigi Ercolino: La Banca della Campania ci ha dato un aiuto enorme, come Credito Sportivo e la BCC del Credito Cooperativo. Inoltre la società di comunicazione e organizzazione di eventi di Claudio Sabatini, la Magellanica, ha collaborato come consulente della Scandone Basket: avendo poco tempo e poco margine d’errore, era per noi una scelta necessaria confrontarci con chi aveva già organizzato la manifestazione altre volte.
Sponsornet: Un evento del genere non può pesare solo sulle spalle di chi l’organizza. E soprattutto non possono venirne a conoscenza solo gli appassionati, ma deve risuonare a livello nazionale.
Luigi Ercolino: E’ arrivato il momento di creare un prodotto spendibile. Bisogna essere perfetti dal punto di vista della comunicazione. Non dovremmo più pensare di saltare il passaggio al quale è stato sottoposto il calcio fino a 6 anni fa e cioè che prima dell’arrivo di Sky, quando riempiva gli stadi. La tv ha capito che quei numeri così elevati potevano diventare spettatori. Così si è creato poi il grande veicolo per il quale le sponsorizzazione nel mondo del calcio sono più facili. Questo passaggio, non l’abbiamo ancora capito, va fatto.
Sponsornet: Vanno prima riempiti i palazzetti, fatta promozione nelle scuole, pubblicizzati i campioni.
Luigi Ercolino: Esatto. Quando venne ad Avellino il cestista statunitense Marques Green ci fu un incremento di iscrizioni al minibasket in città del 150%. Proprio per la sua bassa statura (1,65 m), che comunque non gli impedì di diventare il simbolo del campionato, Green era d’esempio per tantissimi ragazzini sfatando il mito che se non si è alti almeno due metri non si possa giocare a basket.
Sponsornet: Una web tv di Lega potrebbe darvi grande appoggio.
Luigi Ercolino: Telecom ci ha fatto un’interessante proposta per il cablaggio dei campi. Sperando che stavolta funzionino e che ne risulti un buon prodotto. I vecchi cablaggi sui nove campi avevano seri problemi tecnici.
Sponsornet: In Italia anche le altre Leghe hanno problemi di gestione: ancora adesso dedicarsi all’attività consortile a vantaggio del sistema non è facile.
Luigi Ercolino: È una deficienza tutta italiana quella di non sapersi associare, a parte le cooperative di lavoratori si intende. È assurdo immaginare una Lega fatta di imprenditori associati che spendono i proprio soldi ma che non possono comandare e decidere le regole del gioco perché queste vengono imposte dagli altri. È questo che non funziona.
Sponsornet: Ma il modello Nba, con Stern, prevede la centralizzazione di tante funzioni, dalla maglia agli sponsor che sono unici, fino al salary cap.
Luigi Ercolino: Questa è la mentalità tipicamente americana orientata alla ricerca della massima spettacolarizzazione del prodotto. E c’è tanta ricerca sulle strutture: non dimentichiamo che da noi, oggi, sono davvero poche quelle che offrono una vera accoglienza alle famiglie. Questi sono i primi aspetti sui quali dovremmo lavorare da associati della Lega, in sinergia con la Federazione e con il governo. Invece da tre anni si litiga sulla disputa di una convenzione, si va sempre alla ricerca, nello stile italiano, dei compromessi. Perché non si ha la forza di prendere decisioni forti.
Sponsornet: A Siena, nonostante la presenza di una forte squadra di calcio di serie A, il basket è riuscito ad ottenere successi nazionali e internazionali.
Luigi Ercolino: Siena è una società che ha dimostrato che grazie all’organizzazione e alla programmazione si può vincere in Italia e in Europa, realizzando progetti concreti. Minucci ha dimostrato capacità manageriali di grande livello creando una struttura forte. La necessità di capitali è un fattore principale. Ma i capitali devono finire nella gestione di manager capaci. Nello sport le interpretazioni sono sempre sminuite dai risultati: chi vince ha sempre ragione. Siena è un esempio da seguire.
Sponsornet: Trascorsi ormai tre anni, potreste proporvi alle aziende non solo della provincia di Avellino per compiere marketing territoriale; ad esempio garantendo a chi investe buone occasioni per incrementare i contatti tra le imprese.
Luigi Ercolino: Con Technokolla, azienda di Sassuolo, in provincia di Modena, leader nel settore dei collanti, l’abbiamo sperimentato: una sorta di interscambio di collaborazione tra le nostre aziende e quelle in contatto con loro.
Sponsornet: Occorre un progetto di marketing che affianchi alla visibilità classica della sponsorizzazione anche un pacchetto di attività a favore dell’incontro tra le aziende.
Luigi Ercolino: E’ proprio quello che abbiamo intenzione di fare: ho spesso mostrato la mia intenzione di creare sinergia sul territorio regionale con tutte le realtà aziendali, coinvolgendo altre società come Scafati, per iniziare un dialogo e mostrare alla Lega che invece di farci la guerra ci uniamo formando un vero movimento campano.
Sponsornet: La nuova legge per gli impianti sportivi comporterà cambiamenti anche per Avellino?
Luigi Ercolino: Il nostro palazzetto credo abbia raggiunto il massimo delle sue potenzialità. Già quando fu realizzato sostenevo fosse stato meglio decentrarlo verso i comuni di Mercogliano e Monteforte perché questa zona ormai è satura. Creare un impianto ancora più performante di questo e più duttile nel suo utilizzo sarebbe forse un errore.
Sponsornet: Mentre si potrebbe semplicemente rinnovarlo per garantire la fruizione di servizi aggiuntivi?
Luigi Ercolino: Sicuramente si. Trasformandolo in una struttura nella quale trascorrere tanto tempo e che raccolga adulti e giovani
Sponsornet: Il parametro d’investimento per la ristrutturazione del palazzetto quale potrebbe essere?
Luigi Ercolino: C’è da investire dai 30 ai 40 milioni di euro, e bisognerebbe davvero averne la proprietà e la possibilità di utilizzarlo a 360°. Al Meridione purtroppo le partership davvero utili, per questi scopi, non si riescono mai a creare”.

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