Nella sfida contro Cantù quanti ex dal destino incrociato

Tanti gli ex dal destino incrociato nella sfida di domani tra la Scandone e Cantù. Numerosi i cestisti che hanno indossato entrambe le casacche. Su tutti Stefano Sacripanti. Il coach dei biancoverdi  è canturino di nascita e di formazione cestistica e, dopo aver vinto tre titoli giovanili con la Pallacanestro Cantù, ha guidato la prima squadra della sua città in ben due occasioni. Nella stagione 2000- 2001, dopo l’esonero di Franco Ciani, Sacripanti è infatti diventato capo  conquistando una finale Coppa e vincendo nel 2003 la Supercoppa Italiana. Nell’estate del 2013 Sacripanti è diventato nuovamente coach della Pallacanestro Cantù raggiungendo nelle due stagioni successive altrettante qualificazioni ai quarti di finale dei playoff. Un altro componente dello staff irpino ha lavorato a Cantù, si tratta di Massimiliano Oldoini assistant coach di Pino Sacripanti. Maarty Leunen ha vestito la maglia biancoblu per un quinquennio, indossando anche la fascia da capitano nell’annata 2013- 2014. Con Cantù “Martino” ha vinto una Supercoppa Italiana nel 2012, ha raggiunto una finale scudetto, due finali di Coppa Italia e ha partecipato per due anni all’Eurolega. Joe Ragland ha militato nella Pallacanestro Cantù per un anno e mezzo.  In biancoverde anche il centro Marco Cusin, che in estate si è trasferito da Cremona proprio ad Avellino.  Un altro ex è l’ucraino Kyrylo Fesenko, che non sarà  del match. Tra le fila di Cantù Alex Acker è stato uno dei grandi protagonisti con 8,7 punti di media a gara dello scorso ottimo campionato della Sidigas, in cui i campani hanno raggiunto finale di Coppa Italia e semifinale scudetto.

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