Scandone salva: dall’assemblea giunge la lieta notizia

BASKET AVELLINO – La buona novella si è fatta attendere e in una serata fatta di ricordi, appelli, testimonianze video e proposte per regalare un futuro alla Scandone a trasmettere il respiro di sollievo a tutti i presenti ci ha pensato Dino Preziosi, in un atto di congedo e di amore.
“Dopo un lungo colloquio con l’amico De Cesare abbiamo raggiunto l’intesa per aumentare l’impegno della Sidigas non solo per questa stagione ma anche una progettualità di medio-lungo termine. C’è inoltre un’azienda di livello internazionale che intende rilevare parte del pacchetto azionario e che affiancherà gli attuali soci nella gestione della società. In punta di piedi l’Air e Preziosi sono intervenuti in aiuto della Scandone e in punta di piedi lasciano la scena”.
Giù applausi per Preziosi che di fatto annuncia una serenità acquisita in extremis, una boccata d’ossigeno per l’ambiente, attuali dirigenti e soprattutto per i tifosi che hanno organizzato l’assemblea pubblica al Paladelmauro con l’obiettivo di ragionare e di intervenire il prima possibile per salvare un’eccellenza come quella biancoverde. L’intervento di Preziosi è senza dubbio quello più significativo in una serata vissuta con grande partecipazione (oltre 700 i presenti) e che ha registrato le impressioni del presidente del Coni, Giuseppe Saviano che ha proposto di mettere insieme 70 imprenditori con il sostegno di circa 20mila euro ciascuno; ad aprire la serata un video con le immagini più belle della recente storia del club, l’intervento degli esponenti degli Original Fans che, armati di idee e passione, hanno proposto di realizzare un concerto il cui incasso da destinare a un fondo salva Scandone chiedendo alla politica e agli imprenditori locali una soluzione immediata.
A seguire il commosso appello di Ciro Melillo, una richiesta di sostegno a chi è sempre stato vicino al club, poi lo sfogo del presidente Sampietro: “Sono pronto a lasciare l’intero pacchetto azionario, è a disposizione ma di chi? Non c’è una banca che possa aiutarci, come avviene altrove, gli industriali non danno un euro alla nostra causa ma sono i primi a chiedere biglietti omaggio…”.
La polemica è smorzata dalla notizia data da Preziosi, seguita da applausi e dalle parole dell’amministratore della Sidigas, De Cesare, che spiega: “Vogliamo premiare le eccellenze e abbiamo toccato con mano la bontà di questa squadra. I risultati che sono indiscutibili e siamo orgogliosi di poter premiare questa grande eccellenza irpina. Dal punto di vista economico per noi è stato naturale fare uno sforzo per sostenere la società in questa fase delicata”.
Chiamato al tavolo anche Fabrizio D’Aloia della Microgame società che affiancherà la Scandone.
“Siamo di Benevento, la metà dei nostri dipendenti è composta da irpini. E irpina è la nostra direttrice generale che ha voluto fortemente questa partnership. La Scandone non è un’eccellenza provinciale ma di tutta la regione. Vogliamo sostenere una squadra che dovrà far vivere la propria immagine oltre la propria città. Il nostro impegno è di entrare per un medio-lungo periodo per compiere un investimento vincente”.
Altra piacevole sorpresa dunque, una soluzione fattiva, tangibile, appassionata. Il resto sono soltanto parole, e gli interventi dei politici presenti (Giuseppe Galasso, Franco D’Ercole, Rosetta D’Amelio e Giuseppe De Mita), servono a ribadire concetti già espressi. E l’ultimo pensiero, affidato a De Mita, vicepresidente della Regione Campania, apre a una riflessione.
“Se il problema fosse stato soltanto quello della sponsorizzazione, l’avremmo trovata. Ma non sono convinto che sia questo il vero problema, vista la ciclicità degli episodi. Manca tuttavia una riflessione consapevole su ciò che rappresenta la Scandone per questo territorio, per questa comunità. Non è soltanto uno sport, è un bene di tutti”.
E per questo va salvaguardato. Per ora ci hanno pensato, nei fatti, Dino Preziosi, la Sidigas, la Microgame. Importanti, ma si tratta pur sempre di interventi di sponsor. Ma per costruire basi solide è necessaria la partecipazione di tanti soci per un sodalizio solido, che possa garantire futuro alla Scandone. Nel breve e medio termine, il grosso è fatto. E si può tirare un sospiro di sollievo.

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