3-3 spettacolare al Partenio

3-3 spettacolare al Partenio
AVELLINO ( 4-4-1-1): Padelli, Gazzola, Vasko’, Cosenza, Mesbah; Pepe ( 18’ st Babu’), Venitucci, Dettori, Ciotola; Koman (1’st Aubameyang); Visconti ( 33’ st Pacilli); A disposizione: Gragnaniello, Defendi, De Martino, Ghomsi Allenatore: Campilongo PARMA ( 4-3- 1-2): Pavarini, Zenoni, Paci, Troe…

3-3 spettacolare al Partenio

AVELLINO ( 4-4-1-1): Padelli, Gazzola, Vasko’, Cosenza, Mesbah; Pepe ( 18’ st Babu’), Venitucci, Dettori, Ciotola; Koman (1’st Aubameyang); Visconti ( 33’ st Pacilli); A disposizione: Gragnaniello, Defendi, De Martino, Ghomsi Allenatore: Campilongo PARMA ( 4-3- 1-2): Pavarini, Zenoni, Paci, Troest, Castellini; Manzoni ( 37’ Leon), Morrone, Lunardini; Mariga; Reginaldo ( 15’ st Falcone), Paloschi; A disposizione: Pegolo, Antonelli, Rossi, Vantaggiato, Budel Allenatore: Guidolin Arbitro: Rizzoli di Bologna Ammoniti: Reginaldo, Ciotola, Vasko’, Dettori Espulsi: 87’ Cosenza Recupero: 2’ pt, 4’st Gol: 50’ Troest, 56’ Aubameyang, 58’ Reginaldo, 74’ Morrone, 82’ Babu’, 84’ Ciotola Spettatori: 3008 paganti, 1216 abbonati per un totale di 4224 Un tre a tre spettacolare che non cambia molto la posizione dell’Avellino in classifica, ma che restituisce segnali importanti sotto il profilo caratteriale. I bianco verdi dimostrano ancora una volta di essere capaci di soffrire, senza mai cedere, neanche quando sono sotto di tre gol. Testa coda da brividi al Partenio: seconda contro penultima e ben 31 punti di differenza. Campilongo deve fare a meno di De Zerbi e Sforzini squalificati, Di Cecco, Pecorari e Doudou squalificati. Nel Parma non ci sono i fratelli Lucarelli. 4-3-1-2 per Guidolin, ancora 4-4-1-1 che però preferisce Venitucci a De Martino. Ritmi intensi nei primi minuti, l’Avellino tenta di spingere giocando sulle fasce, ma il Parma è pericoloso soprattutto in zona di attacco. Ci prova Mariga (9’) dalla distanza, di poco alla sinistra di Padelli. I bianco verdi cercano di puntare sull’ aggressività, però è evidente che gli emiliani, superiori per qualità e tecnica dei singoli, fanno la partita. 28’ punizione di Manzoni, Paci di testa, palla che finisce in angolo. Il Parma cambia al 37’: esce Manzoni, entra Leon. Primo tiro in porta per l’Avellino un minuto dopo: azione personale di Pepe che approfitta di un errore di Castellini, lo dribbla e tira dal limite dell’area destro, sfera che si perde sulla rete esterna. 42’ cross di Koman dalla destra per Visconti, Pavarini blocca in uscita. Risponde Leon con una punizione alta sulla traversa. Ripresa super emozionante e vibrante. Dal 50’ in poi fioccano i gol: tre in otto minuti. Aprono le danze gli emiliani. Punizione di Leon da destra, al limite dell’area, Troest di testa al centro non sbaglia siglando l’uno a zero. L’Avellino c’è: 56’ cross di Visconti dalla destra, al centro per Aubameyang ( primo gol stagionale) che di sinistro pareggia i conti. Ma è solo una illusione. Tre minuti dopo : azione personale di Paloschi che vince un rimpallo in area, palla sui piedi di Reginaldo che solo davanti Padelli non sbaglia. Due a uno e tutto da rifare. Il tecnico irpino tenta il tutto per tutto inserendo anche Babu’ e puntando sul 4-3-3. Ciotola (67’) servito da un bel cross da sinistra di Aubameyang, manda di poco alto. Ancora Ciotola a porta vuota, colpisce la traversa (70’) con Aubameyang che non riesce a ribattere in rete e la difesa salva. 74’ il Parma sembra chiudere i giochi: tutto parte dai piedi Leon che serve Paloschi, appoggio per Morrone in area ( in posizione di netto fuorigioco), metterla dentro è un gioco da ragazzi. Tre a uno e Avellino che non ha la minima intenzione di mollare. Babu’ : tiro di sinistro da fuori area e tre a due all’82. Due minuti e Ciotola dal limite controlla e fredda Pavarini realizzando il pareggio. Cosenza, espulso per fallo da ultimo uomo all’87’, lascia l’Avellino in dieci. Finisce con uno spettacolare tre a tre: da lodare il carattere e la grinta dell’Avellino che soffre, commette qualche errore di troppo in difesa, ma non cade grazie all’immenso cuore e alla voglia di non mollare mai. Neanche quando tutto sembra finito.

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