Al Partenio sfida tra nobili decadute: tre vittorie dei lupi

Torna Avellino-Pisa, la sfida tra le due provinciali terribili che negli anni 80 hanno fatto tremare le big della massima serie. Sulla strada della formazione di mister Bucaro un altro Pagliari, Dino, fratello di Giovanni allenatore del Foligno. Uno strano scherzo del destino, così come era già avvenuto nel girone di andata. I biancoverdi a Pisa hanno segnato solo due volte e non hanno mai ottenuto un successo all’Arena Garibaldi. Stessa cosa per il Pisa al “Partenio-Lombardi”. Nel complesso quattro vittorie del Pisa, tre dell’Avellino e sei pareggi, Coppa Italia Lega Pro esclusa. La prima volta che le due formazioni si diedero battaglia risale al 1982. I lupi sfidarono i toscani alla dodicesima giornata. I nerazzurri allenati da Vinicio s’imposero con un 2-0 firmato da Garuti al 17’ st e Berggreen al 28’ st su un terreno di gioco al limite della praticabilità a causa della pioggia. L’Avellino di Veneranda, con Tacconi in porta, Vignola e Tagliaferri a centrocampo e Barbadillo si vendicò al ritorno (24 aprile 1983) con un gol di Vignola (poi ceduto alla Juventus insieme al portiere) al 25’ del primo tempo. A fine stagione i biancoverdi si piazzarono al 9° posto con 28 punti alla pari del Napoli, uno in più dei pisani 11°. L’anno seguente sempre a dicembre (il 18) il Pisa pareggiò 1-1 al Partenio, 13° turno. Al rigore di Colomba (2’ st) rispose Berggreen al 13’ sempre su un fondo allentato dalla pioggia. I toscani chiusero la partita in dieci per l’espulsione di Massimi al 29’ st per doppia ammonizione. Ancora l’attaccante danese, vera e propria bestia nera dell’Avellino, a segno nell’1-0 del ritorno (29 aprile 1984) in favore del Pisa al 5’ della ripresa. I toscani, però, non riuscirono ad evitare la retrocessione in serie B. Di nuovo sulla stessa strada il 20 ottobre 1985, sempre in A alla settima giornata. Punto esterno dell’Avellino in vantaggio alla fine del primo tempo con Bertoni (21’) e raggiunto nel secondo tempo da Ipsaro Passione (31’). Stesso risultato (1-1) al “Partenio” (23 febbraio 1986): vantaggio ospite con Muro (34’ pt), pari di Ferroni II (12’ st). Toscani ancora retrocessi, nonostante la vittoria nella Mitroca Cup. Altri due precedenti in serie A il 20 dicembre 1987 (12° turno): Pisa-Avellino 0-0; Avellino-Pisa 1-0 (4’ st Schachner). Una vittoria nello scontro diretto che non servì per evitare la retrocessione in serie B. I toscani, infatti, grazie al 2-0 sul Torino (doppietta di Faccenda) ed al contemporaneo pareggio dei biancoverdi a Milano con l’Inter scavalcarono l’Avellino di un punto al termine del torneo che prevedeva solo due retrocessioni. Stessa sorte per l’Avellino che nell’anno 1991/92 terminò all’ultimo posto in serie B. Al Partenio il Pisa pareggiò 2-2, ottavo turno 20 ottobre 1991: 41’ pt De Marco (A), 44’ pt Rotella (P), 4’ st Bertuccelli (A), 8’ st Scarafoni (P). All’Arena Garibaldi, il 22 marzo, 1-0 per i padroni di casa (29’ st Ferrante). Poi, entrambe si sono perse di vista fino alla finale di Coppa Italia di serie C vinta dal Pisa il 27 aprile 2000 con un secco 3-0 timbrato Andreotti (21’ pt), Savoldi (41’ st) e Ferrari (45’ st) dopo l’1-0 irpino interno una settimana prima firmato Schilone (43’ pt). L’ultimo precedente risale all’8 dicembre 2007 e terminò in pareggio allora diretti da Guido Carboni (Castillo per i pisani sbagliò un rigore). Nel ritorno, il 3 maggio 2008 l’Avellino s’impose sugli uomini di Ventura (ora trainer del Torino) per 3-1 con reti di Cipriani, Pellicori e Corallo, con pareggio momentaneo di Juliano. Un successo che non consentì agli uomini di Alessandro Calori di conquistare la salvezza sul campo. Quest’anno nel match di andata il Pisa si è imposto con il risultato di 3-0 grazie alle reti dell’ex Cavese Favasuli di capitan Carparelli e dell’argentino Perez. In una gara in cui, però, i biancoverdi non hanno di certo demeritato.

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