Anche i tifosi sull’orlo di una crisi di nervi

Anche i tifosi sull’orlo di una crisi di nervi
Si sono divisi. In due gruppi. I pro ed i contro. Tra i sostenitori unici e convinti dell’Us Avellino 1912, e quelli che hanno deciso di intraprendere un percorso nuovo, a favore dell’Avellino calcio.12. I primi allo stadio non ci sono più, i secondi continuano ad andarci. Anche a 450 chilometri di …

Anche i tifosi sull’orlo di una crisi di nervi

Si sono divisi. In due gruppi. I pro ed i contro. Tra i sostenitori unici e convinti dell’Us Avellino 1912, e quelli che hanno deciso di intraprendere un percorso nuovo, a favore dell’Avellino calcio.12. I primi allo stadio non ci sono più, i secondi continuano ad andarci. Anche a 450 chilometri di distanza, come è successo domenica a Reggio Calabria. Ed è proprio a Reggio che c’è stata la prima contestazione. Forte, con qualche asta di bandiera volata in campo ed un confronto a muso duro tra tifosi appunto e giocatori. Un chiarimento, la promessa di far bene e di continuare a guardare avanti in modo positivo, certo. Ma i dubbi, malumori e paure di un campionato anomalo restano. Domenica dopo domenica. Solo una sterzata vigorosa potrà davvero cambiare le cose.

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