Un 2013 da applausi quello dell’Avellino. Prima la promozione in B arrivata sul campo del Catanzaro (a 10 anni da un altro successo diretto a Crotone, sempre in Calabria), dopo un duello estenuante tra i biancoverdi ed il Perugia. Poi la vittoria della Supercoppa contro il Trapani (primo trofeo della storia biancoverde) e gli ottimi risultati che stanno arrivando ora nel torneo cadetto, dove la squadra di Rastelli è riuscita a battere avversari molto più quotati come Novara, Empoli e Brescia. Oppure ottenendo pareggi d’oro contro Cesena, Varese e Pescara. Una formazione che non ha alcuna paura delle grandi. Il manipolo di esordienti nel campionato cadetto ha saputo immedesimarsi subito in un torneo che presenta difficoltà differenti dalla Prima Divisione. Senza dimenticare la lunga notte dello Juventus Stadium contro i bianconeri. Contro la Vecchia Signora del calcio italiano, prima squadra del nostro paese. Un anno da sogno impossibile da dimenticare. Il progetto Avellino va, funziona e gli atleti in campo stanno facendo nuovamente sognare una piazza che sta iniziando a pensare a quel desiderio chiamato A. Una squadra costata pochissimo che sta facendo parlare di se, nuovamente tutta l’Italia.